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Teramo

Colonnella, esposto per la mancata realizzazione di strada prevista dal piano regolatore

La vicenda nella lettera aperta di un lettore

Colonnella. Riceviamo e pubblichiamo (lettera firmata).

Intendo portare all’attenzione pubblica una situazione di grave disagio personale e collettivo, causata dalla mancata realizzazione di una strada espressamente prevista dal piano regolatore comunale.

Il Comune di Colonnella ha già ottenuto da oltre quattro anni i fondi necessari per la realizzazione dell’opera, stanziati dalla Cassa Depositi e Prestiti.

Tuttavia, da allora, nonostante alcuni passaggi tecnici e formali siano stati compiuti, siamo ancora lontanissimi dalla realizzazione effettiva della strada. La situazione resta sostanzialmente immobile dal punto di vista pratico.

L’amministrazione comunale e gli uffici potranno anche sostenere che “la pratica va avanti”, ma la realtà è che il tempo passa, i costi aumentano e noi cittadini restiamo nel disagio più assoluto.

Negli ultimi anni, le lungaggini dell’Amministrazione e degli uffici competenti hanno già causato un notevole aumento dei costi, con ricadute evidenti sull’intera cittadinanza.

I ritardi accumulati hanno fatto lievitare l’importo inizialmente previsto, rendendo già necessario – ben due anni fa – un adeguamento al nuovo prezzario. Un incremento rilevante, che grava ulteriormente sul bilancio comunale e, quindi, sulle tasche dei contribuenti.

Il risultato? Uno spreco ingiustificato di tempo e denaro pubblico.

E il rischio, concreto e sempre più vicino, è che – con i continui aggiornamenti dei prezzari – i fondi già stanziati non bastino più. A quel punto si potrebbe essere costretti a ripartire da zero, come purtroppo è già accaduto in passato.

A nulla sono serviti i ripetuti solleciti, anche da parte di due Difensori civici regionali che negli ultimi tre anni hanno seguito la vicenda senza che, purtroppo, si arrivasse a un cambio di passo.

Evidenzio che entrambi i Difensori Civici Regionali hanno invitato il Comune di Colonnella e gli uffici preposti a fornire immediato riscontro alle richieste dello scrivente, rimaste inevase negli anni, e soprattutto hanno evidenziato la delicata situazione di pericolosità di una persona invalida “che nel caso di bisogno di mezzi di soccorso si rischia di NON poter RICEVERE LE DOVUTE E NECESSARIE CURE viste le condizioni pessime del passaggio”,

L’opera è ancora ferma sulla carta, e la situazione, dopo quindici anni, è diventata insostenibile.

Infatti io e la mia famiglia abitiamo nella zona dal 2011. Da allora ci è stato più volte promesso che la strada sarebbe stata realizzata “a breve”. Ma in questi 14 anni abbiamo visto solo rinvii, burocrazia e totale assenza di risultati.

Nel frattempo, il disagio ha assunto proporzioni drammatiche.

L’unico modo per raggiungere la nostra abitazione è un passaggio provvisorio, in condizioni disastrose e pericolose, che rappresenta l’unica via di accesso. Non esistono alternative.

Mia moglie, invalida e già operata alla schiena, è costretta ogni giorno a sopportare forti dolori a causa delle vibrazioni e sollecitazioni nel percorrere quel tratto. Dopo l’intervento, non ha potuto nemmeno rientrare a casa per la convalescenza. Da diverso tempo assume medicinali forti come Toradol e cortisone per poter affrontare questa situazione assurda.

Questa non è più una questione solo urbanistica, ma una questione di dignità, salute e diritti fondamentali.

E io, come marito e cittadino, non posso più rimanere in silenzio mentre vedo la salute di mia moglie peggiorare e la nostra vita familiare andare in frantumi.

Il danno, inoltre, non è solo fisico ma anche sociale e psicologico : amici e conoscenti spesso rinunciano a venirci a trovare, proprio a causa delle condizioni del passaggio. Anche l’addetto alla consegna della posta si è lamentato delle difficoltà legate alle condizioni del passaggio, evidenziando un disagio concreto.

È spesso un isolamento forzato, una forma di abbandono inaccettabile.

Chiedo con forza alle autorità di smettere con le promesse e di agire concretamente e subito. Basta scaricare responsabilità, basta temporeggiare. Venite a vedere con i vostri occhi le condizioni in cui siamo costretti a vivere, provate a raggiungere la nostra casa. Solo allora potrete comprendere la gravità di ciò che stiamo vivendo.

È assurdo che, dopo quindici anni di promesse e con un progetto definitivo già deliberato, con i fondi già disponibili, non sia stata ancora realizzata la strada.

È tempo che qualcuno risponda di questa colpevole negligenza.

Chiedo che la vostra redazione dia voce a questa vicenda, affinché finalmente venga portata alla luce, e che si faccia pressione sulle autorità competenti affinché si ponga subito rimedio a questa vergognosa situazione.

Basta silenzio. Basta attese.

Non chiediamo privilegi: chiediamo solo quello che ci è dovuto da anni. Una strada sicura, accessibile, dignitosa.

Una vita normale.

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