Uso della tassa di soggiorno e spese per gli eventi: Tortoreto al Centro chiede un cambio di rotta
Nel mirino la spesa per il concerto di Clara alla rotonda Carducci

Tortoreto. Meno passerelle e più strategia e non confondere la propaganda con la programmazione.
Nel focus del gruppo consiliare di Tortoreto al Centro (Libera D’Amelio e Martina del Sasso) finiscono alcuni aspetti legati alla tassa di soggiorno, alla programmazione turistica e al costo di alcuni eventi, come il concerto di Clara, alla rotonda Carducci, con una spesa che per l’intera serata sfiora i 50mila euro.
Tassa di soggiorno. L’aumento del’84% degli incassi nel 2024 rispetto al 2023 non nasce da un’improvvisa ondata di visitatori affascinati dalle politiche comunali, bensì dall’estensione dell’imposta a tutti i 365 giorni dell’anno (contro i 78 del 2023) e dall’aumento delle tariffe. È la differenza tra una vera crescita turistica e un mero effetto contabile.
Il vero motore di Tortoreto restano gli operatori privati regolari: albergatori, gestori di B&B, residence, case vacanza, campeggi, balneari e commercianti, che ogni anno investono risorse proprie in promozione digitale, miglioramenti strutturali e strategie di marketing. Sono loro a generare le presenze ISTAT, non le campagne improvvisate dell’amministrazione.
E mentre da Palazzo si celebrano eventi che – per logica temporale – attraggono chi è già qui, chi lavora davvero nel turismo sa che le prenotazioni si giocano mesi prima, su qualità, prezzo e reputazione, non su newsletter spedite all’ultimo minuto. Pare che l’assessore abbia scambiato le cause con gli effetti e confonda aneddoti con statistiche”.
Richiesta di trasparenza. Il gruppo consiliare chiede numeri. Quanto si è speso per fiere e campagne promozionali ?
Le campagne promozionali quanti turisti, non like o impression, hanno effettivamente portato nella nostra cittadina?
Il silenzio su questi numeri è assordante. Se il portale comunale è così efficace, bastano dati verificabili per dimostrarlo: conversioni, prenotazioni, provenienze. Altrimenti, restano solo suggestioni.
Quanto al coinvolgimento degli operatori, atteso che loro rappresentano il cuore pulsante dell’economia tortoretana, il confronto reale deve essere ampio, rappresentativo e continuativo.
In questo senso, riconosciamo il valore del comitato turistico, che è uno strumento importante di raccordo, ma che resta inefficace se l’assessore non traduce in realtà i contributi competenti che riceve e, soprattutto, se non si confronta con lo stesso comitato sull’impatto reale degli eventi organizzati.
E qui arriva un altro punto chiave: occorre puntare a un turismo di qualità, capace di generare pernottamenti, spesa sul territorio e fidelizzazione. Un turista di qualità soggiorna nella nostra città, consuma nei ristoranti locali, noleggia attrezzature, acquista nei negozi e diventa ambasciatore del territorio al suo ritorno”.
Eventi. Prendiamo atto che, per Clara e i suoi 44 minuti di contributo canoro – 4 canzoni in tutto – abbiamo investito 50.000 euro, per la precisione €46.200,00.
Per amor di precisione – e direi di verità – ci siamo avvalsi di un esperto per calcolare la capienza massima della rotonda Carducci. Il responso è stato illuminante: 4mila persone al massimo. Sorge allora, spontanea e legittima, la curiosità: l’assessore Ripani, o chi per lui, con quale metodo alchemico è giunto alla prodigiosa cifra di 10.000 presenze al concerto di Clara? Forse, più che un conteggio, si è trattato di un atto creativo di “promozione” territoriale, a beneficio dell’immagine dell’assessore stesso.
Il punto non è 1000 persone in più in meno, la questione è che non ci pare corretto né giusto restituire una fotografia di un dato troppo enfatizzato.
Proposte. Rendicontazione pubblica dell’uso dell’imposta di soggiorno e analisi costi/benefici;
Programmazione anticipata;
Progetti innovativi e concreti per destagionalizzare e attrarre turismo internazionale;
Riconoscimento istituzionale del ruolo degli operatori privati regolari, veri pilastri dell’economia turistica locale.
Tortoreto merita meno passerelle e più visione. E soprattutto un’amministrazione che ascolti, impari e costruisca insieme a chi, ogni giorno, investe e lavora per il futuro turistico della città”.