Energia Val di Sangro, Sottanelli e Bonanni: ‘Risorsa strategica per Abruzzo e territorio, sì allo sviluppo con garanzie e benefici locali’

Dopo il via libera ministeriale e la firma del protocollo tra LN Energy e Confindustria, Azione vede nel sostegno al progetto Collesanto, che potrà garantire LNG alla Val di Sangro rafforzando competitività e sviluppo, la possibilità di mantenere in vita la realtà industriale e garantire il suo sviluppo.
“La tutela dell’ambiente e della salute pubblica viene prima di tutto: ogni progetto deve rispettare in pieno i criteri di sicurezza e di sostenibilità. Nel momento in cui gli organi tecnici dello Stato hanno approvato questa infrastruttura, significa che i rischi sono stati valutati e superati, per questo siamo favorevoli a un investimento che rappresenta una grande opportunità per il territorio.” Lo dichiarano Giulio Sottanelli, deputato abruzzese di Azione, e Raffaele Bonanni, già segretario nazionale CISL.
“La Val di Sangro è tra le aree industriali di primissimo rango in Italia, ma vive grandi problemi di collegamenti, carenze nei rapporti con i sistemi di formazione e istruzione e difficoltà burocratiche nei rapporti con la pubblica amministrazione. L’unico fattore che oggi ci fa sperare in un rafforzamento della competitività è proprio questa opportunità legata all’energia, che negli ultimi anni ha raggiunto costi insostenibili. Questa vicenda del gas può rappresentare una vera ‘ciambella di salvataggio’ per Stellantis, Honda, Pilkington, le aziende energivore, l’indotto, le aziende del territorio e per migliaia di famiglie. Non possiamo rinunciare a un’occasione che consentirà di mantenere lavoro sul nostro territorio, attrarre nuove aziende e creare occupazione stabile e di qualità. La fornitura del gas deve essere la più conveniente possibile per le nostre imprese e i nostri cittadini, perché dalla competitività dipende la sopravvivenza stessa della Val di Sangro, che vale quasi la metà del PIL abruzzese” sottolineano i rappresentanti di Azione.
“La sicurezza dei cittadini e la protezione dell’ambiente – concludono – restano principi inderogabili, ma oggi abbiamo la certezza che lo Stato, attraverso i suoi organi tecnici, abbia valutato con rigore ogni aspetto. È tempo di guardare avanti: questa infrastruttura è un volano per il mantenimento e la crescita dell’industria e dell’occupazione in Val di Sangro e in tutta la regione. In Italia spesso si litiga su tutto, ma gli abruzzesi devono oggi mostrarsi uniti: partiti, istituzioni, sindacati e cittadini abbiano contezza della partita che si sta giocando e dell’occasione che abbiamo di mantenere occupazione e competitività. Non possiamo nemmeno immaginare uno sgretolamento della zona industriale della Val di Sangro. Serve serietà, unità e senso di responsabilità per garantire che questa energia diventi davvero la leva dello sviluppo e non un’occasione perduta.”