Dramma ausiliari Asl Chieti, Paolucci e Taglieri: ‘L’opposizione si impegna a portare il caso in Commissione Vigilanza’

Chieti. Scatta la richiesta per la Commissione Vigilanza del Consiglio regionale sulla gravissima situazione che coinvolge il personale ausiliario della ASL 2 Lanciano-Vasto-Chieti, da mesi vittima di mancati stipendi e tagli dei posti di lavoro per coprire il disavanzo ASL. A richiedere l’intervento della Commissione di monitoraggio sono i Capigruppo in Consiglio regionale Silvio Paolucci (PD) e Francesco Taglieri (M5S), che questa mattina hanno partecipato al sit-in organizzato dai sindacati davanti alla direzione sanitaria di Chieti, sostenendo le legittime proteste dei lavoratori.
“La condizione in cui versa il personale ausiliario della ASL 2 – dichiarano Paolucci e Taglieri – è l’ennesimo capitolo del disastro messo in atto dalla destra: lavoratori e lavoratrici senza stipendio, con il licenziamento dietro l’angolo, mentre la Regione continua a tagliare per coprire i disavanzi delle Asl. Ad aumentare in Abruzzo sono solo le tasse!
Questo è il risultato di una gestione sanitaria fallimentare, che ha trasformato il sistema sanitario pubblico in un buco nero capace solo di divorare diritti e servizi.
Parliamo di padri e madri di famiglia che pagano sulla propria pelle l’incapacità politica della destra, al governo da sette anni, di affrontare i problemi reali della sanità abruzzese. Nessuna programmazione, nessuna soluzione strutturale: solo tagli e aumento delle tasse.
Il rischio concreto è che senza personale ausiliario, per garantire le mansioni essenziali, si dovrà ricorrere all’impiego di personale specializzato sottratto ai reparti, aggravando la già cronica carenza di organico e aprendo la strada a ricorsi legali per demansionamento, con costi pesanti per le casse pubbliche, come già accaduto in altre regioni.
Davanti a questo ennesimo scempio Assessore competente e Direzione Asl devono venire a dare risposte nella sede preposta del Consiglio regionale, ovvero la Commissione Vigilanza: è tempo di assumersi la responsabilità di una gestione che sta mettendo in ginocchio lavoratori e lavoratrici e di dare risposte concrete ai problemi reali” concludono.