Nuovi vincoli paesaggistici della Regione: “La Teramo mare deve passare sul territorio di Giulianova”

Roseto. Con la recente delibera di giunta regionale (n. 662 del 14 ottobre 2025), la Regione Abruzzo ha esteso il vincolo paesaggistico della Riserva del Borsacchio e delle colline di Colle Vraddo fino a lambire il fiume Tordino, riconoscendo il valore paesaggistico e culturale dell’area.
Questo atto sancisce che l’area, già tutelata come Riserva Naturale, rappresenta un bene collettivo di interesse pubblico, dove ogni trasformazione deve rispettare criteri di necessità, proporzionalità e assenza di alternative. Tuttavia, proprio in quest’area, a pochi metri dal nuovo perimetro di tutela paesaggistica, ben più esteso della Riserva Borsacchio pre taglio 2024, è previsto il passaggio del IV lotto della Superstrada Teramo–Mare, con un tracciato che intercetta due laghi artificiali di alto valore ecologico, punti di sosta per l’avifauna migratoria e habitat consolidati negli anni.
Le Guide del Borsacchio APS sottolineano che le norme nazionali e regionali – dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. 42/2004) alla Legge Regionale 58/2023 sul governo del territorio – stabiliscono che opere di tale portata non possono attraversare o avvicinarsi ad aree vincolate se non in casi eccezionali, e solo dopo valutazioni approfondite in assenza di alternative praticabili. Ma in questo caso l’alternativa esiste, è concreta e facilmente attuabile: spostare il tracciato nel territorio di Giulianova, dove il piano regolatore prevede fasce infrastrutturali idonee e prive di vincoli paesaggistici.
La Regione ha compiuto una scelta di valore, riconoscendo il Borsacchio come paesaggio da proteggere integralmente fino al Tordino. Ora spetta agli enti progettisti rispettare quella decisione. Spostare la Teramo–Mare a Giulianova è una soluzione semplice e intelligente, che evita un impatto inutile su un’area tutelata e permette al contempo di avviare la messa in sicurezza ambientale dell’argine del Tordino, dove si registrano criticità legate a discariche e sversamenti.”
L’associazione ricorda che la legge è chiara: in presenza di vincoli paesaggistici riconosciuti, qualsiasi opera deve essere progettata nel pieno rispetto del paesaggio e della biodiversità. La stessa D.G.R. 662/2025 impone un’attenzione particolare verso le aree limitrofe alla Riserva e dell’area del Tordino, dove il paesaggio naturale e la storia del territorio si fondono in un equilibrio delicato. Intervenire in queste zone significherebbe compromettere un patrimonio che appartiene a tutti.
“Difendere il Borsacchio non è solo una battaglia ambientalista, ma un atto di responsabilità verso il futuro che si intreccia con altre battaglie per il territorio. È la dimostrazione che sviluppo e tutela possono convivere, se guidati da buon senso e rispetto per il territorio. La Teramo–Mare può e deve passare da Giulianova. La Regione ha indicato la strada, adesso serve il coraggio di seguirla. Noi difendiamo i piccoli agricoltori , proprietari e attività che senza quel tratto sarebbero in difficoltà.