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Microalghe potenzialmente tossiche in Abruzzo: scatta la fase di allerta

Nell’ambito dei controlli routinari effettuati sulle acque di balneazione durante la giornata di ieri, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa) ha rilevato la presenza di Ostreopsis ovata in quantità elevate in tre tratti di mare antistanti il litorale di Ortona e San Vito Chietino.

 

In particolare sulla costa ortonese, nel punto di prelievo situato a “350 metri a nord del fiume Moro” e nella “Zona prospiciente il molo Nord del Porto” è scattata la fase di allerta prevista dal piano di sorveglianza per l’alga potenzialmente tossica. I riscontri analitici, infatti, hanno rilevato la presenza di Ostreopsis con concentrazioni pari a 61.600 e 36.320 cellule per litro d’acqua, valori superiori alla soglia limite di 30.000 cellule/litro fissata dal Ministero della Salute.

Situazione meno critica a San Vito Chietino, nella “zona antistante Calata Turchino”, dove le analisi hanno evidenziato un valore di 25.040 cellule per litro d’acqua, dunque al di sotto dei limiti, facendo scattare comunque la fase di allerta.

Al momento la situazione non è considerata critica, ma la presenza dell’alga richiede attenzione soprattutto in caso di vento e mare mosso, quando le tossine possono disperdersi nell’aria e rappresentare un rischio per chi si trova in acqua o sulla riva. Per questo motivo Arpa Abruzzo intensificherà i controlli, con campionamenti quotidiani già a partire da domani, così da monitorare costantemente l’evoluzione del fenomeno e garantire un’informazione tempestiva a cittadini e turisti.

Le microalghe potenzialmente tossiche crescono su strati rocciosi. Al verificarsi di fioriture e di contestuali condizioni meteo che favoriscono la formazione di aerosol marino, come burrasche e mareggiate, possono essere responsabili di episodi di malessere nei bagnanti o nelle persone che stazionano lungo il litorale. I sintomi sono differenti e colpiscono soprattutto apparato respiratorio e pelle: tra i principali ci sono riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti e congiuntiviti.

“Al momento la situazione non desta particolari preoccupazioni – spiega il direttore generale di Arpa Abruzzo, Maurizio Dionisio – grazie a condizioni meteomarine che non favoriscono la dispersione della tossina. A partire da domani, tuttavia, i campionamenti saranno intensificati per garantire un monitoraggio costante del fenomeno e fornire ai sindaci tutti gli elementi necessari per valutare l’adozione di eventuali ordinanze di divieto di balneazione”.

La fioritura dell’Ostreopsis ovata è favorita da lunghi periodi di stasi delle correnti marine, tipici nei mesi di luglio e agosto, da temperature dell’acqua superiori ai 22-23 gradi Celsius e da concentrazioni elevate di azoto e fosforo provocate dalle attività antropiche.

 

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