
Il Sindacato Giornalisti Abruzzesi condivide le ragioni dello sciopero proclamato dalla Fnsi per il prossimo 28 novembre, per sostenere il rinnovo del contratto nazionale di lavoro giornalistico con la Fieg, scaduto da quasi dieci anni. Da vent’anni il settore dell’informazione attraversa una grave crisi strutturale.
La rivoluzione tecnologica, l’avvento della rete, la posizione dominante raggiunta dai giganti del web e da ultimo l’avvento dell’intelligenza artificiale stanno assestando colpi durissimi all’informazione professionale, mettendone a rischio la sopravvivenza. Un quadro che in Abruzzo è aggravato dal progressivo arretramento delle testate quotidiane tradizionalmente presenti sulla piazza: prepensionamenti, contrazione degli organici e precarizzazione del lavoro ne sono gli effetti più evidenti. In questo quadro di crescente disagio, gli stipendi dei giornalisti hanno perso il 20 per cento del potere d’acquisto.
Gli editori insistono in un atteggiamento di totale chiusura: l’unica cosa che interessa loro è lo smantellamento dell’attuale contratto nazionale di lavoro, attraverso la cancellazione di numerosi istituti. L’offerta di un aumento contrattuale di 150 euro da corrispondere in due tranche e in cifra fissa è mortificante. Il Sindacato Giornalisti Abruzzesi parteciperà a tutte le forme di lotta al fianco della Fnsi.



