
Cellino Attanasio. Il Comune condannato per oltre 1,4 milioni dopo la sentenza relativa alla vicenda dell’Oleificio Vomano. E’ una mazzata, sotto forma di debito fuori bilancio, quella che pende sulle casse del Comune di Cellino.
A darne notizia è il consigliere di minoranza, Massimo Ranalli, che non lesina critiche all’esecutivo.
“Una cifra enorme, un debito fuori bilancio quasi inaspettato, visto l’atteggiamento mostrato dalla maggioranza in questi anni nei confronti di questa vicenda giudiziaria”, sottolinea Ranalli.
“Purtroppo così non è, anche se il Sindaco Del Papa vorrebbe quasi considerarla come una disgrazia, una calamità naturale abbattutasi sul nostro Comune, quasi a volerla liquidare come una vicenda ereditata dalle amministrazioni precedenti, come ha riferito in Consiglio Comunale lo scorso 30 luglio, se non fosse che ormai giunto al dodicesimo anno in carica, senza dubbio ha gestito numerose pronunce giudiziarie inerenti la vicenda “Oleificio del Vomano” , con diverse impugnazioni di sentenze in Appello e altrettante con ricorsi in Cassazione, con un’enorme aggravio di spese legali che ormai hanno portato la parcella del legale a livelli esorbitanti.
Trattandosi di una vicenda che ha coinvolto diversi nostri concittadini che all’epoca dei fatti ricoprivano il ruolo di consiglieri comunali e diversi di loro purtroppo non sono nemmeno più tra noi, dalla minoranza abbiamo sempre auspicato un atteggiamento conciliativo da parte del amministrazione comunale, prediligendo una composizione transattiva della vicenda, mentre dal canto suo, il Sindaco Del Papa ha più volte ribadito la posizione dell’amministrazione comunale; in mancanza di una sentenza definitiva di condanna, il Comune sotto la sua guida non sborserà mai nemmeno un euro per la vicenda “Oleificio del Vomano”.
A rigor di logica, non ci resta che attendere l’ennesimo ricorso in Cassazione”.