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Serie D, Teramo-super: il Diavolo sbanca Giulianova nel derby VIDEO

I biancorossi vincono per 4-1: giallorossi fischiati a fine gara

Giulianova-Teramo 1-4

GIULIANOVA: Iovino, Pesoli (1st’Bolondi), Esposito, Morri (17’st Gjonaj) Scimia, Giglio, Martiniello, De Silvestro (28st’Grisley), Vitale (28’st’Carbonelli), Vuillermoz (28’st’Mbaye), Pertosa. A disposizione: Negro, Cortijo, Agostini, Petrella. Allenatore: Roberto Cappellacci

TERAMO: Torregiani, Della Quercia, Bruni, Botrini, Pietrantonio, Angiulli, Messori (12’st Maiga), Salustri, Sereni (28’st Persano), Pavone (36’st Vitali), Nanapere (28’st Fall). A disposizione: Barbacani, Cipolletti, Iannone, Costanzi, Seck, Vitali. Allenatore: Marco Pomante

Reti: 1’st Nanapere (T), 7’st Bolondi (G), 11’st Messori (T), 44’st Persano (T), 50’st Pietrantonio

Ammoniti: Bolondi (G) Della Quercia, Botrini, Pavone(T)

Espulso al 46’st Martiniello (G) per gioco violento
Note. Spettatori oltre 2mila. Angoli 3-5. Recuperi: 2′, 5′

 

Il Teramo offre una prova di forza. Un successo netto (storico nelle proporizioni) nella gara più attesa dell’anno, senza tifosi, con segnali decisamente molto chiari sul valore e sulle potenzialità del Diavolo.

Di contro la caduta del Giulianova, dinanzi ad uno stadio totalmente giallorosso, è fragorosa e i fischi a fine partita della curva sono emblematici di quello che è l’umore del popolo giuliese.
Delusione per la sconfitta, per le proporzioni, ma anche per una sana cattiveria agonistica che è mancata per cercar di colmare un gap fisico e strutturale tra le due squadre che potenzialmente esiste.
La cornice di pubblico, senza tifosi ospiti (c’è uno striscione della Curva Ovest che dice “non c’è derby senza rivale” che dice tutto) è comunque di forte impatto.

Le due squadre si misurano ciascuna con le sue caratteristiche. Nel Teramo, Pomante presenta la squadra prevista alla vigilia, Cappellacci opera tre cambi rispetto all’undici di partenza di Senigallia, con Pesoli e Giglio nel mezzo, Vitali alto a sinistra sulla linea offensiva.
Il Teramo è decisamente molto aggressivo nella fase di non possesso, prova sempre a recuperare alto la palla e inaridisce una delle qualità dei giallorossi, ossia la capacità di sviluppare gioco con palla a terra.
Prima frazione senza grandissimi sussulti: il Teramo dà la sensazione di essere maggiore pericoloso, anche se ad essere onesti l’occasione migliore è per Martiniello, al tramonto della prima frazione: la girata trova Torregiani attento.

La ripresa si stappa subito.

Il Diavolo sblocca dopo 52 secondi, con la girata vincente di Nanapere, che sfrutta un pallone invitante, figlio di una pressione alta.

Il Giulianova, però, non ci sta e al 7′ pareggia con una bella azione, stile Cappellacci, con il mancino nell’angolo alto di Bolondi, in campo in avvio di ripresa.
Il Fadini si infiamma e il Giulianova dà la sensazione di poter mutare il corso degli eventi. Anzi al 10′ Martiniello si costruisce bene la palla del possibile raddoppio: Torreggiani allunga in angolo.
Ancora un giro di lancette e il Teramo torna in vantaggio con una straordinaria prodezza balistica di Messori, in pratica da centrocampo, che scavalca Iovino e la sfera bacia la traversa e finisce dentro.

Il gol è una mazzata per il Giulianova, rimodellato in corsa da Cappellacci, che però non riesce ad essere incisivo in fase offensiva. Di contro il Teramo si compatta, mostra muscoli e carattere e sfiora il 3-1 con una ripartenza di Sereni: disinnescato dal mestiere di Esposito e dalla parata di Iovino. Il Giulianova continua a pagare dazio di fronte all’aggressività avversaria. Il Teramo nel finale marchia il derby con altre due reti. Due prodezze: la prima di Persano e all’ultimo secondo con il sinistro magico di Pietrantonio.

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