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Dragaggio Pescara, Sospiri replica al Pd: “Work in progress”

Pescara. “Il cantiere per il dragaggio del porto di Pescara è un work in progress che parte con la rimozione urgente di 5-6mila metri cubi di fanghi, da realizzare in due settimane, per proseguire e arrivare alla rimozione complessiva di almeno 23-25mila metri cubi di materiale”.

Così il presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Lorenzo Sospiri, replica alle critiche mosse dal centrosinistra a proposito del dragaggio. “Non c’è alcun tono trionfalistico in tale procedura – sottolinea Sospiri -, ma c’è piuttosto l’amarezza e la preoccupazione per la nostra marineria che oggi paga lo scotto di anni di inadempienza, di inerzia e di disattenzione istituzionale verso quello che è un porto di interesse nazionale, non locale, ma sul quale neanche la maggioranza del consigliere Pd Blasioli è riuscita a concentrare gli sforzi e gli interessi dei vari governi. La Regione Abruzzo sta invece buttando il cuore oltre l’ostacolo, consapevole della rilevanza di quello scalo e soprattutto della necessità di garantirne transitabilità e navigabilità in sicurezza e su questo ci aspettiamo un contributo serio e composto anche delle forze politiche d’opposizione”.

Affermando che “come al solito la sinistra offre la propria ricostruzione investigativa delle operazioni in atto, pensando di svelare chissà quale mistero”, il presidente del Consiglio sottolinea che il porto di Pescara è “solo un malato che per anni hanno tentato di curare con una pillola e che invece aveva bisogno di un intervento a cuore aperto”.

Sospiri ricorda poi che, dopo le prime attività, “le procedure continueranno per dragare 12mila tonnellate, ossia 10mila metri cubi circa di fanghi, da portare poi fino a 23mila metri cubi, ossia altre 12mila tonnellate, un’operazione da 2 milioni di euro complessivi. L’interesse primario – evidenzia – ora era quello di ripristinare le condizioni di sicurezza nelle aree di transito dei pescherecci che torneranno in mare il prossimo 29 settembre al termine del fermo biologico”.

A proposito della vasca di colmata, che presenta un sovraccarico di materiale di 178mila metri cubi, “attraverso il ministero e l’onorevole Guerino Testa – prosegue il presidente – siamo riusciti a ottenere un appalto per cominciare a togliere detriti per 32mila metri cubi circa con una spesa di 962mila euro più 13mila euro di progettazione. Siamo all’apertura delle buste e alla consegna dei lavori che è prevista per il 30 settembre, possiamo dire che l’avvio della rimozione di 32mila metri cubi di detriti dalla vasca di colmata è previsto per il 15 ottobre con conclusione dei lavori per il 15 marzo 2026”.

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