Tortoreto, sicurezza: ma il terzo turno della polizia locale?
Il gruppo consiliare Tortoreto al Centro pone dubbi e interrogativi

Tortoreto. A quando il terzo turno della polizia locale a Tortoreto? E’ un interrogativo sibillino, carico anche di critiche di natura politica ed operativa, quello che lasciano trasparire, in una nota, Libera D’Amelio e Martina Del Sasso, consigliere di Tortoreto al Centro.
“A Tortoreto dal 2020 si parla del “terzo turno” serale della polizia locale”, si legge. “Vari passaggi pubblici,
interviste, conferenze: ogni estate l’amministrazione Piccioni, ha annunciato l’attivazione del
servizio serale. Ma i fatti raccontano un’altra storia: quel turno non è mai partito nella sua forma
operativa.
Nel 2020 si parlava di un terzo turno “dalla prossima estate”, nel 2022 il terzo turno restava sospeso
perché mancava l’armamento necessario, nel 2023 ad effetto si inneggiava che “gli agenti operano
su tre turni, incluso il serale” — con quel serale che, in realtà, tradiva la sua definizione, perché si
interrompeva regolarmente alle 22.
Il 30 maggio 2025 la nuova sede della polizia locale è finalmente stata inaugurata, con locali
moderni, centrale operativa, spogliatoi e persino armeria.
Un passo importante, ma incongruente rispetto alla realtà: la struttura esiste, ma il terzo turno serale stabile non si è ancora avverato”.
Servono controlli e non proclami. “Nel frattempo Tortoreto è diventata una città più viva, densamente frequentata, animata anche nelle ore serali. Occorre una presenza costante, una protezione vera, non annunci rituali.
Chi vive la città, rientra a casa, lavora dopo cena, frequenta spazi comuni, merita sicurezza reale,
non parole promozionali. Questo ritardo cronico nel garantire un presidio serale è ormai uno schiaffo alla comunità. Una città che si affida ai proclami finisce col vedere annunciate promesse, ma non attuate.
La Del Sordo, che è anche vice sindaco, deve assumersi la responsabilità piena di questo ritardo: la
sicurezza è un diritto, non una voce da mettere in bella mostra sui social.
Serve visione politica, programmazione organizzata, turni veri, agenti messi in condizione di
operare con continuità. Serve rispetto per chi lavora ogni notte, per chi abita la città, per chi la vive.
Non si tratta di inaugurazioni né di tecnicismi, ma di un impegno concreto verso il bene di
Tortoreto.
La sicurezza non è un favore, non è uno spot istituzionale, non è un ritardo procrastinabile.
Chi governa deve garantire, non promettere”.