NurSind Teramo: “Si parla di atto aziendale, ma non di carenza di organico”
Il sindacato torna a sottolineare la grave carenza del personale di OSS

La segreteria NurSind di Teramo esprime forte preoccupazione “per la situazione ormai cronica di carenza di personale, una condizione critica e sempre più insostenibile per il personale sanitario. Abbiamo seguito con attenzione le recenti polemiche sul nuovo atto aziendale e, pur non entrando nel merito delle scelte relative all’assegnazione di UOC, UOS e UOSD, riteniamo doveroso sottolineare un punto chiave: non essendo diminuiti i posti letto, il fabbisogno assistenziale resta invariato”.
In questo contesto, “la mancata sostituzione del personale non può e non deve essere considerata una voce di risparmio, perché aumenta il carico assistenziale su pochi operatori, con gravi conseguenze sia sulla qualità delle cure erogate, sia sul benessere psicofisico degli stessi lavoratori. Negli ultimi mesi – o meglio, nell’ultimo anno – non si sono registrate sostituzioni in caso di pensionamenti, maternità o lunghe assenze per malattia o permessi vari. Una situazione di totale immobilismo che ha fatto ricadere tutto il peso del lavoro sugli operatori rimasti in servizio, ormai esausti e sottoposti a turni massacranti. I recenti accorpamenti estivi di alcune unità operative possono aver temporaneamente tamponato la carenza di personale infermieristico, ma non hanno minimamente risolto la ben più grave carenza di OSS, che continua a compromettere l’efficacia dell’assistenza di base, quella più vicina ai bisogni immediati dei pazienti”.
E ancora: “La mancanza di OSS, infatti, si traduce in un peggioramento concreto dell’organizzazione del lavoro e nella crescente difficoltà nel garantire standard assistenziali minimi, di fatto distogliendo il personale infermieristico dalle attività proprie del profilo. A tutto ciò si aggiunge un ulteriore elemento di forte preoccupazione: i riflettori accesi sul bilancio della sanità regionale hanno portato, da una parte, alla mancata assegnazione del cosiddetto “Decreto Calabria”, e dall’altra a un aumento dell’addizionale IRPEF regionale. Una misura che, nel tentativo di sanare i conti, finisce per gravare pesantemente sulle tasche dei cittadini abruzzesi, senza offrire reali soluzioni alla crisi strutturale del sistema sanitario. Queste misure pesano doppiamente sui lavoratori della ASL, sia come operatori – penalizzati da meno risorse per il salario accessorio e condizioni lavorative sempre più dure – sia come cittadini, costretti a pagare tasse più alte per ricevere servizi sempre meno efficienti. Non si può pensare di mettere in ordine i conti pubblici continuando a risparmiare sulla spesa del personale, che rappresenta la vera colonna portante del sistema sanitario. È necessario intervenire ora”.
E poi: “Ribadiamo con forza che la questione della carenza di personale non può più essere rimandata: servono misure urgenti, investimenti mirati e un piano di assunzioni concreto e strutturato. Solo così sarà possibile tutelare la salute dei cittadini e la dignità di chi opera quotidianamente all’interno delle nostre strutture sanitarie. La Segreteria NurSind di Teramo resta a disposizione per un confronto costruttivo con le istituzioni competenti, nell’interesse della tutela della salute pubblica e della valorizzazione del lavoro degli operatori sanitari”.