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Teramo

Roseto, tariffe esorbitanti per il parcheggio della stazione: il caso

Roseto degli Abruzzi. Di sorprese dal cilindro l’amministrazione Nugnes ne caccia tante”, esordisce la consigliera Rosaria Ciancaione, capogruppo dei Liberi Progressisti“ , “ma quella del parcheggio a pagamento della stazione lascia tutti davvero senza parole“.

Il consigliere De Nigris, capogruppo di Azione, dopo la decisione di non procedere all’acquisto del Bar e del Parcheggio della stazione, diversamente da quanto previsto nel protocollo d’intesa del 14.1.2021 stipulato dall’amministrazione Di Girolamo, dichiarava che, oltre ad essere garantito il diritto di prelazione in caso di futura vendita, il nuovo accordo con Ferrovie era vantaggioso per i cittadini rosetani visto che l’area sarebbe restata a parcheggio pubblico, rigenerata e manutenuta a costo zero per le casse comunali.

“A ben vedere”, prosegue la consigliera, “il diritto di prelazione o, meglio, di preferenza sui terzi, è una facoltà che il Comune può esercitare sempre in base alla L. 210/1985, ma, sorge spontaneo chiedersi, a quale prezzo di acquisto, vista l’irrinunciabilità di quest’area situata nel cuore della citta.
E non sfugge neppure il fatto che nel nuovo accordo sarebbe stato necessario per l’amministrazione Nugnes inserire una clausola che garantisse ai propri cittadini le tariffe dei parcheggi deliberate annualmente dal comune.
Non lo ha fatto, sicché oggi nel parcheggio della stazione ci ritroviamo a dover pagare abbonamenti con tariffe esorbitanti aumentate di 4/ 5 volte; basti pensare a quello annuale che da 120 passa a 570 euro, all’ esenzione per domeniche e giorni festivi di cui non c’è traccia per il periodo 1.10 – 30.4 dell’anno successivo e alla sosta gentile ridotta da 15 a 10 minuti.

Questo significa anche che chi ha acquistato gli abbonamenti non li potrà utilizzare in quel parcheggio, con obbligo, per sostare, di pagare le tariffe oraria o giornaliera, le cui misure sono invariate ma, certamente, non agevolate.
Alla maggioranza dico solo che in un accordo, le parti cercano di trarre il maggior beneficio possibile rispetto alle proprie necessità: qui le Ferrovie lo hanno fatto mentre il Comune, con leggerezza, inconsapevolezza o incapacità, non lo ha fatto, sperando che ci siano le condizioni per riformare questo accordo che, ad oggi, penalizza la città di Roseto.

Allora viene da pensare, ancora una volta”, conclude la consigliera, “come, ad esempio, per i casi della viabilità di Voltarrosto, delle mense della scuola primaria, dei parcheggi a pagamento sul lato ovest della Nazionale, tutte mozioni dei liberi progressisti bocciate, che la maggioranza non si preoccupi più di tanto del vivere quotidiano nella nostra Comunità e delle esigenze reali di cittadini e cittadine, costretti a sopportare disagi sempre più crescenti”.

 

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