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Teramo

Cittadella della Cultura a Teramo, le reazioni con l’avvio dell’opera a un passo

I commenti politici

Dopo la conferenza di ieri del Magnifico Rettore Christian Corsi che ha illustrato le novità sulla Cittadella della Cultura, sono arrivate reazioni politiche da più parti.

PD “La chiusura del bando di gara per la realizzazione della Cittadella della Cultura di Teramo rappresenta un passo decisivo e atteso, che corona anni di impegno e battaglie condotte con determinazione dal Partito Democratico contro la giunta Marsilio, per il ripristino dei fondi Masterplan originariamente destinati al progetto dalla giunta di centro sinistra. Abbiamo sempre ritenuto strategico il recupero dell’ex manicomio – dichiarano i rappresentanti del PD teramano – come leva per il rilancio culturale, economico e sociale della città. Questo risultato è il frutto di una azione politica corale sul territorio e nelle sedi istituzionali”. Il PD di Teramo esprime “soddisfazione al Rettore dell’Università degli Studi di Teramo, il cui impegno si è dimostrato determinante nel dare nuovo impulso al progetto. Apprezziamo la volontà ferma del Rettore di accelerare i tempi per restituire alla comunità un luogo simbolico e ricco di potenziale, finalmente valorizzato nella sua funzione pubblica e culturale. Il Partito Democratico continuerà a monitorare l’iter progettuale e realizzativo affinché la Cittadella della Cultura diventi presto una realtà concreta al servizio dell’intera cittadinanza, a partire dal ripristino da parte della Regione dell’intera somma (35 milioni) destinata all’opera dalla giunta D’Alfonso con la deliberazione 229/2016”, a dirlo Pamela Roncone, Jacopo Di Michele e Luca Pilotti.

D’ALBERTO “Non possiamo che accogliere con estrema soddisfazione le importanti novità illustrate ieri in conferenza stampa dal Rettore Christian Corsi e raccogliere positivamente la sfida che ha lanciato. Come amministrazione siamo sempre stati vicini all’Università, condividendo insieme anche l’importante battaglia per il ripristino del finanziamento dell’intervento – che deve comunque trovare ancora piena copertura finanziaria –  nella consapevolezza dell’importanza di un’opera il cui avvio va a segnare un importante tappa di un percorso volto a concretizzare la vocazione di Teramo come città universitaria e della cultura. Una vocazione sulla quale come Comune abbiamo investito molto in questi anni, anche attraverso importanti interventi che sono in fase avanzata di realizzazione e che devono necessariamente essere messi a sistema con quelli di cui sono soggetti attuatori gli altri enti istituzionali a partire dall’Università”. 

Così il sindaco Gianguido D’Alberto, che lancia la proposta di una cabina di regia istituzionale, con al centro Comune e Università, che coordini il processo di sviluppo e rigenerazione della città, mettendo a rete interventi e contenuti.

“La Cittadella della Cultura, che rappresenta una sorta di città nella città, rappresenta un’opera strategica nell’ambito della rigenerazione urbana e sociale di Teramo città capoluogo – prosegue il primo cittadino – e lo è ancor di più oggi, in quanto si inserisce in una pianificazione strategica che questa amministrazione sta portando avanti e che sta ridisegnando il volto della città. Pianificazione che si è concretizzata in oltre 200 milioni investiti sul territorio. Gli interventi sul mercato coperto, sul teatro romano, sul Braga, sul teatro comunale, la riqualificazione del centro storico e delle vie limitrofe ai corsi, solo per citare à realizzati, i principali interventi che stiamo realizzando, rappresentano una straordinaria opportunità funzionale non solo al recupero della socialità ma al rafforzamento storico-identitario della nostra città, con lo sguardo rivolto al futuro”. Interventi che, evidenzia il primo cittadino, non possono non dialogare con quello relativo alla realizzazione della Cittadella della Cultura. 

LESSIANI Il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Teramo, Antonio Lessiani, plaude all’iniziativa del magnifico rettore dell’Università del Studi di Teramo, Christian Corsi, volta alla realizzazione, nei locali dell’ex manicomio, di una “Cittadella della Cultura” che comprenda anche una “Cittadella del Diritto e della Giustizia”. 

“Già nel maggio 2024 – dichiara Lessiani – il COA di Teramo auspicava la realizzazione di un nuovo polo giuridico di eccellenza che accogliesse sia un nuovo tribunale sia la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Teramo. 

Come sottolineato dal magnifico rettore, si tratterebbe dell’unico dipartimento in Italia di giurisprudenza all’interno di un tribunale, con la creazione di un modello di respiro nazionale ed internazionale, occasione formidabile per il rilancio e la valorizzazione culturale e scientifica del nostro territorio.    

La nostra facoltà di Giurisprudenza è di grande prestigio, come di grande tradizione sono l’avvocatura teramana e il nostro tribunale. 

Teramo è (ancora) l’unica città in Abruzzo ad avere una facoltà di Giurisprudenza, che ha in corso tanti progetti di collaborazione e sinergia con il tribunale e il mondo forense. 

Occorre che Teramo abbia un nuovo tribunale anche al fine di evitare, ora che si sta discutendo a livello nazionale di una nuova geografia giudiziaria, la soppressione o l’accorpamento del nostro tribunale. 

A L’Aquila ci sono un tribunale e una corte di appello da poco riedificati, a Pescara c’è un tribunale grande e moderno, a Chieti si prevede la realizzazione di una moderna cittadella giudiziaria. 

La struttura del tribunale di Teramo, anche dopo la fine dei lavori di efficientamento energetico in corso, resterà comunque inidonea e non potrà assicurare tutti gli spazi di cui il personale e l’utenza hanno necessità, visti anche i carichi di lavoro del nostro tribunale, secondi solo a quelli del Tribunale di Pescara.

Dobbiamo difendere il nostro territorio e per questo si rende necessario non perdere l’occasione che il professor Corsi offre alla città, con la creazione di una “Cittadella del Diritto e della Giustizia”, un fiore all’occhiello della nostra città e della nostra provincia”. 

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