ACCEDI AL CANALE WHATSAPP E RICEVI LE TOP NEWS DEL GIORNO:

ACCEDI AL CANALE
Chieti

Atessa, Stellantis. Torto: ‘Ipotesi chiusura è allarmante’

Chieti. «Destano forte preoccupazione le dichiarazioni rilasciate da Jean Philippe Imparato, responsabile Europa di Stellantis, che ha citato lo stabilimento di Atessa tra quelli a rischio chiusura se non verranno presi provvedimenti importanti in tempi brevi». L’onorevole Daniela Torto, deputata del Movimento 5 Stelle, nell’annunciare una interrogazione parlamentare chiede un impegno forte del governo per scongiurare che si concretizzi un’ipotesi «drammatica per la nostra regione».

Commentando le parole del manager di Stellantis, l’onorevole Torto parla di «una doccia gelata per l’economia abruzzese. Si tratterebbe di una decisione gravissima che rappresenterebbe un colpo duro per l’Abruzzo». L’esponente pentastellata vuole avere delucidazioni dal governo per capire quali passi intenda compiere con l’obiettivo di tutelare l’economia del territorio: «Bisogna pensare ai lavoratori e alle lavoratrici che verrebbero abbandonati ad un futuro tanto incerto quanto preoccupante. Chiudere o comunque continuare a ridimensionare Stellantis con sede ad Atessa significa soprattutto danneggiare tutto il territorio abruzzese. E non solo, il danno si riverserà anche sui lavoratori dell’indotto che sono precari o già in cassa integrazione perché una volta finito l’ammortizzatore sociale saranno tutti fuori».

Quindi la deputata si sofferma sulle ragioni dell’interrogazione parlamentare: «Nasce dall’esigenza di rimettere al centro e tutelare l’occupazione e la dignità dei lavoratori, che potrebbero essere penalizzati da un mercato in crisi e costi fuori controllo», dichiara. «Credo fortemente che arrivati a questo punto non si debba più rinviare un impegno concreto del governo che sappia puntare a ottenere interventi tempestivi per Atessa, perché una struttura così importante non venga smantellata per inefficienze energetiche o mancanza di visione industriale. Inoltre», conclude la parlamentare del Movimento 5 Stelle, «è fondamentale richiedere un approccio strutturato per garantire ad Atessa – e all’Abruzzo intero – un futuro produttivo stabile, innovativo e sostenibile».

Così l’assessore regionale alle Attività produttive e Lavoro, Tiziana Magnacca: “Siamo tutti noi molto sorpresi dalla sordità della Commissione europea alle richieste delle regioni europee, che hanno una forte specializzazione industriale dell’automotive e del Comitato delle Regioni, oltre che di molti dei gruppi politici del Parlamento europeo, che chiedono a gran voce un cambio di passo sulle politiche industriali, oltre a un maggiore sostegno alle nostre economie perché la transizione sia davvero giusta e democratica.

Ma se è possibile parlare di assenza di responsabilità questa va riferita anche alle dichiarazioni al segretario generale della Fiom Cgil di Chieti Alfredo Fegatelli. Gravissimo scrivere è titolare un comunicato che prefigura la chiusura di uno degli stabilimenti strategici di Stellantis come quello di Atessa, di cui non solo Jean-Philippe Imparato, responsabile per l’Europa di Stellantis, non né parla, né cita affatto, ma sul quale vi sono state espresse dichiarazioni sulla importanza e preponderanza per le produzioni e il fatturato per Stellantis.

Gravissimo e forse anche poco lucido gettare nel panico migliaia di lavoratori e di imprese dell’indotto urlando addirittura la chiusura dello stabilimento in Val di Sangro. Occorre maturità per comprendere le trasformazioni in atto, lucidità di reazione e individuazione di soluzioni.

Questo ci si aspetta da coloro che sono chiamati a rivestire ruoli di responsabilità. Se poi occorre dimostrare l’esistenza in vita urlando cose infondate ed anche gravissime, si potrebbe aprire una gara con molti vincitori ma con uno sconfitto evidente: il mondo operaio e dei lavoratori in genere. L’unico stabilimento che produce furgoni in Italia non chiude, sempre che non debba farlo per dar voce a qualcuno.

Regione Abruzzo in questo ultimo anno ha lavorato accanto al mondo produttivo seguendo con particolare attenzione l’automotive, lo stabilimento di Atessa con il suo indotto. Abbiamo tenuto in meno di un anno tre tavoli regionali (Teramo, Atessa e Sulmona), siamo stati presenti ai tavoli nazionali presso il Mimit con i sindacati nazionali e ai tavoli nazionali di Stellantis.

In ciascuno di questi il ruolo svolto da Regione Abruzzo è stato di ascolto, di proposta e di denuncia, quando era necessario. Senza contare il ruolo fondamentale svolto dal presidente Marco Marsilio in Europa proprio sul tema della transizione energetica. Più impegno e meno polemiche in un periodo in cui necessita grande maturità e serietà anche nel dibattito pubblico.

Anche perché se dovessimo metterla “sul piano politico” dovremmo ricordare che questa debacle dell’industria europea è stata scelta, voluta e votata da una parte politica (Verdi e PSE) che ispira alcuni dei sindacati che oggi gridano alla distruzione dell’automotive e alla perdita dei posti di lavoro.

Siamo invece impegnati a tentare di mettere rimedio in Europa proprio a quelle scelte scellerate appoggiate, senza colpo ferire, senza un comunicato stampa, senza una dimostrazione, senza uno sciopero, senza una sfilata, da chi oggi teorizza la chiusura degli stabilimenti di produzione di autoveicoli. Perché allora hanno appoggiato quelle politiche che hanno favorito il mercato cinese e affossato quello europeo?

Sono scesi in campo forze ideologizzanti del motore elettrico: in maniera acritica e senza preoccuparsi sui riflessi che avrebbe avuto sulla vita dei nostri lavoratori e delle loro famiglie. Anziché rimproverare il passato di Regione Abruzzo, proverei a fare un esame di coscienza al posto di molte penne dalla scrittura facile.

Quel che conta oggi è tamponare i danni di quella corsa ideologica e insensata, e immaginare soluzioni che mettano al riparo le nostre aziende, le nostre produzioni e i nostri operai.

E per questo occorre una maturità capace di ammainare le bandiere e togliersi giacche di appartenenza, indossando le uniche vesti utili agli abruzzesi e al mondo del lavoro: quelle dell’impegno, della serietà e della capacità di fare squadra in uno dei momenti più difficili della produzione industriale europea.

Se si è capaci di dare questo, si vince tutti. Diversamente qualcuno rimarrà ai margini delle fabbriche e del mondo del lavoro.

Lo stabilimento di Atessa non chiude; ha ed avrà le sue difficoltà, ma solo un cieco non vede che è l’unica produzione di veicoli commerciali in Italia e la più grande in Europa.

In questo senso vanno tutte le interlocuzioni che Regione Abruzzo ha avuto e sta avendo con Stellantis.

Il tavolo regionale avrà la sua quarta convocazione in un anno quando sarà ritenuto necessario ed opportuno da coloro che lo compongono e senza necessità di dover paventare la chiusura di una fabbrica”.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio

Adblock rilevato

Hai Attivato un blocco delle nostre Adv. Cityrumors è un Giornale Gratuito. Se vuoi continuare a leggerlo e supportarlo, per favore non bloccare le nostre pubblicità. Grazie.