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Teramo

Sant’Omero, associazione “esclusa” dall’organizzazione della festa patronale: l’accusa

Sant’Omero. “Associazione cacciata” dall’organizzazione della Festa Patronale di Sant’Omero”.
Non usa tanti giri di parole l’associazione culturale Universitas Sancti Homeri che aveva mostrato disponibilità all’organizzazione dell’evento e in una nota spiega la situazione.

 

“Aspettative disattese, promesse non mantenute e malcontento palpabile”, si legge nel comunicato. “L’associazione Culturale Universitas Sancti Homeri da sempre in prima linea per l’organizzazione della Festa Patronale per il secondo anno consecutivo è stata esclusa dai preparativi. Non le è stato concesso il permesso da parte del Parroco di utilizzare il nome e l’effige del Santo Patrono Sant’ Omero e quindi i relativi festeggiamenti civili, in pratica il vecchio “Comitato” è stato cacciato dall’organizzazione senza che siano state date delle motivazioni ai componenti dell’associazione e ai partecipanti delle svariate riunioni pubbliche.

Chi predica evangelicamente unione, amore per il prossimo e soprattutto parla di comunità, non è stato in grado di relazionarsi con le parti, di trovare un punto d’unione, nessuna apertura! È emersa invece una netta presa di posizione chiara e indiscutibile, quella di costituire un nuovo comitato presieduto dal parroco, che poi invece non ha fatto nulla. Una comunità intera ostaggio di interessi economici, eppure lo statuto canonico nell’articolo IV parla chiaro, le somme residue raccolte per un determinato scopo, anche le Feste Patronali, non possono essere utilizzate per nessun altro fine ecclesiastico ma devono essere conservate per l’anno successivo, e questo è quello che è stato fatto da sempre.

Le offerte alla Chiesa sono volontarie e non imposte, altrimenti avrebbero avuto un altro nome. È mancata anche una presa di posizione chiara e forte da parte del Sindaco che chiamato alle varie riunioni ha più volte cercato di mediare ma alla fine non è riuscito ad imporsi e a permettere di organizzare la “Festa”, una comunità si costruisce con i fatti e non con le parole. Il Santo Patrono è di tutti i santomeresi e non di chi vorrebbe rivendicarne la paternità esclusiva, questo può essere compreso solo da chi è cresciuto con la Festa Patronale di Sant’ Omero e non da chi ha festeggiato per anni un altro Patrono.

Universitas si riserva di portare all’attenzione del vescovo Leuzzi questa incresciosa situazione che di fatto ha spaccato un paese e fatto finire una tradizione tramandata di generazione in generazione da persone che con puro spirito di devozione si sono sempre prodigate per onorare il Santo in maniera religiosa e coinvolgere tutta la comunità anche con eventi ludici. Universitas ha sempre lavorato solo per il bene del paese come d’altronde fanno le altre associazioni del territorio”.

 

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