
Roseto. La UGL Teramo esprime piena soddisfazione per la recente sentenza che ha riconosciuto il diritto di un dipendente del Comune di Roseto degli Abruzzi, inquadrato nell’area dei funzionari e in servizio nella Polizia Locale, al recupero delle ferie maturate e non godute nell’annualità 2023, pari a 30 giorni, nel Comune di provenienza.
Il lavoratore, assistito dall’avvocato della UGL Teramo, Marina Di Carlo, ha dovuto intraprendere un’azione legale a fronte del diniego opposto dal Comune di Roseto, nella persona della Dirigente del III Settore – Servizio Finanziario e Tributario. Nonostante i diversi tentativi di conciliazione portati avanti dalla nostra organizzazione Sindacale – tre incontri telematici e due in presenza – l’Amministrazione, rappresentata dal Sindaco e dalla dirigente, ha rifiutato il riconoscimento delle ferie maturate, costringendo così il dipendente ad adire le vie legali.
Il Giudice del Lavoro di Teramo, Daniela Matalucci, ha statuito che il regolamento posto alla base della difesa del Comune doveva essere disapplicato, in quanto in contrasto con norme costituzionali e dell’Unione Europea. Nella sentenza di riconoscimento, ha successivamente espresso una decisione favorevole al lavoratore, ribadendo un principio fondamentale già sancito dalla legge: nel caso di passaggio da un’amministrazione all’altra, il lavoratore conserva tutti i diritti acquisiti, incluse le ferie maturate nell’ente di provenienza, in quanto non si configura una novazione del contratto.
“Pur essendo soddisfatti dell’esito favorevole al lavoratore, rammarica constatare che il Comune di Roseto degli Abruzzi, condannato al pagamento delle spese legali abbia generato così un inutile esborso di risorse pubbliche. Ci chiediamo se tali fondi, appartenenti alla collettività, non potessero essere meglio impiegati, evitando un contenzioso che poteva essere risolto con buon senso e rispetto dei diritti dei lavoratori”, si legge in una nota.