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Teramo

Il Pd fa il punto sulla situazione finanziaria di Atri: “Un fallimento”

Conferenza questa mattina con il consigliere regionale Pepe e il segretario provinciale Verrocchio

“Sanità e Bilancio: Atri in rosso” è il titolo indicativo che il PD di Atri ha scelto per la conferenza stampa tenutasi questa mattina nella sede del partito alla presenza del Consigliere Regionale Dino Pepe, del Segretario Provinciale Robert Verrocchio, di quello locale Cesare Zippilli e del consigliere comunale Ugo Giuliani.

 

Amministratori e politici hanno fatto il punto sulla situazione – a loro dire – critica delle finanze regionali e atriane e, soprattutto, delle ripercussioni che queste avranno sulla vita delle persone.

“E’ di oggi la notizia – ha detto Pepe – delle liste di attesa dei nostri ospedali che sono ormai insostenibili. Gli abruzzesi stanno pagando, è proprio il caso di dirlo, sulla propria pelle la politica dissennata di questo centro-destra che costringe le persone a ricorrere al privato, emigrare verso altre regioni o a non curarsi. Lo stesso ospedale San Liberatore nel nuovo assetto sanitario regionale perderà delle specialità importanti”.

Sul fronte atriano, invece, la parola che fa paura è: “Piano di riequilibrio che per il momento fa rima con pre-dissesto, ma in seguito si potrebbe tramutare in dissesto finanziario. Un piano che l’amministrazione Ferretti si appresta a varare il prossimo 31 luglio e che prevede tagli ai servizi, tasse e recuperi per oltre 800mila euro all’anno per 15 anni”, si legge nella nota firmata Partito Democratico.

“Un piano lacrime e sangue che a nostro avviso – ha spiegato Giuliani – non è neppure applicabile e soprattutto basato su cifre aleatorie. La delibera parla di alienazioni che non si sa se saranno realizzate, di previsioni di incassi del tutto campati in aria. Di sicuro ci sono i tagli al trasporto pubblico, alle mense, ai servizi e al personale del comune”.

Verrocchio si è detto molto preoccupato della situazione atriana, considerando che “stiamo parlando di una cittadina da sempre faro non solo storico, ma anche culturale di tutto il territorio, oggi alle prese con spopolamento, debiti e decadimento”.

“La verità – rincara la dose Zippilli – è che il documento che si accingono ad approvare giovedì è la certificazione del fallimento di questo centro-destra. Ferretti e soci dovrebbero prima di tutto chiedere scusa a tutta la cittadinanza per aver speso più di quello che hanno incassato solo per comprare consenso. E poi dovrebbero scusarsi per le bugie dette sino ad oggi, deridendo i nostri allarmi e dicendo che il disavanzo era solo tecnico; che i soldi erano in banca. Adesso che vadano in banca a prenderli questi soldi. Non basta tagliarsi lo stipendio del 25%. C’è bisogno di dignità a questo punto. Giovedì dovrebbero dimettersi se hanno a cuore le sorti di questa cittadina”.

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