
Scippo a un minore in pieno giorno sul lungomare di Giulianova. È il momento di affrontare il problema
E’ la riflessione che fa, in una lettera aperta, il papà del minorenne, 13 anni, scippato in pieno giorno sul lungomare di Giulianova.
Gentili Amministratori, gentili concittadini,
Mi rivolgo a voi come padre e come cittadino della Provincia di Teramo – residente a Castellalto – per condividere un episodio che non può passare sotto silenzio e che solleva interrogativi profondi sullo stato di sicurezza urbana e sul senso civico che ci unisce.
Martedì 5 agosto 2025, alle ore 13:30 circa, mio figlio di appena tredici anni è stato vittima di uno scippo in pieno giorno sul lungomare di Giulianova, da parte di due soggetti adulti, che gli hanno sottratto il borsello dopo averlo avvicinato con una scusa. I due erano accompagnati da un cane di grossa taglia,
un Rottweiler lasciato sciolto, libero di muoversi tra ciclisti, bambini e famiglie.
Immediatamente è stata sporta denuncia e l’intervento dei Carabinieri è stato tempestivo, professionale, encomiabile.
Il giorno successivo, io stesso mi sono ritrovato faccia a faccia con i due soggetti, liberi di circolare indisturbati, sempre sullo stesso lungomare, quasi a voler sfidare ogni senso di giustizia e di legalità. In quell’occasione, ho richiamato nuovamente i Carabinieri di Giulianova, che sono intervenuti in modo impeccabile e tempestivo.
Questa mattina, 7 agosto, ho potuto constatare personalmente che la tenda del soggetto coinvolto è ancora lì, piazzata indisturbata nella zona degli scogli, in prossimità della pista ciclabile. Spinto da un senso di urgenza, ho telefonato all’ufficio del Sindaco di Giulianova per richiedere un incontro urgente.
L’addetta mi ha comunicato che sarebbe stato possibile fissare un appuntamento la settimana successiva, e che il Sindaco non poteva fare nulla, invitandomi a rivolgermi alle forze dell’ordine. Parole che, pur pronunciate con
tono poco istituzionale, lasciano trasparire un profondo scollamento tra chi rappresenta le istituzioni e la realtà concreta vissuta dai cittadini. Un’incapacità, forse inconsapevole, di cogliere la gravità della situazione e la pericolosità tangibile che si respira sul territorio.
Voglio essere chiaro: non cerco un nemico politico o un capro espiatorio, ma come padre e come cittadino mi interrogo: è normale che dopo un’aggressione a un minore, i responsabili siano ancora liberi, visibili, presenti
nello stesso luogo, senza alcun presidio o intervento dissuasivo immediato?
Inoltre, è fatto noto che uno dei due soggetti coinvolti ha precedenti penali registrati a Teramo, dove ha commesso reati e generato allarme sociale. Oggi risiede stabilmente sul lungomare sud di Giulianova, tra gli scogli e la pista ciclabile, in condizione di occupazione abusiva su suolo demaniale, con il Rottweiler regolarmente lasciato sciolto, anche in presenza di bambini e famiglie.
A supporto della mia testimonianza, sono disponibili materiali fotografici (sfocati per tutela legale) che documentano la presenza dei due soggetti identificati.
Che facciamo come cittadini? Che facciamo come istituzioni?
Il problema è più ampio dello scippo. È la percezione crescente di insicurezza. È il senso che stiamo normalizzando l’illegalità, scivolando in un degrado silenzioso, palpabile, sociale e culturale.
Noi cittadini civili, cosa possiamo fare per evitare l’imbarbarimento della società che ancora vorremmo chiamare civile?
Vorrei ringraziare sentitamente i carabinieri del Comando di Giulianova: si sono dimostrati esemplari, sensibili e umani. Ma se poi gli strumenti normativi non permettono interventi efficaci, cosa possono fare, in pochi, su
un territorio tanto ampio? È tempo di affrontare il problema. È tempo di agire.
Chiedo con forza
1. Che il Sindaco Costantini si esprima pubblicamente sull’accaduto e assuma una posizione chiara e concreta.
2. Che vengano avviate immediatamente azioni visibili e misurabili di bonifica, vigilanza e ripristino della legalità sul lungomare e non solo.
3. Faccio appello ai cittadini giuliesi e teramani: mettiamoci la faccia, come ho fatto io. Alziamo insieme la voce, restando civili ma determinati. È necessario che la cittadinanza si attivi, che sollevi il problema anche sul piano politico, che costruisca una risposta collettiva, consapevole, responsabile. È solo con l’impegno di tutti che possiamo fermare il degrado e riaffermare il diritto a vivere in una comunità sicura
e giusta.
Giulianova merita attenzione. I cittadini meritano risposte. I bambini meritano
protezione.
Oggi è toccato a mio figlio. Domani, a chi?
(lettera firmata)