Discarica Santa Lucia di Atri: “Scongiurato l’ampliamento”
Respinto il ricorso del Consorzio Piomba Fino

“Non è una coincidenza, il Tar Abruzzo nella giornata di ieri pubblica e sentenzia di respingere il ricorso “paradossale“ intentato dal Consorzio Comprensoriale per lo Smaltimento dei Rifiuti Urbani Area Piomba Fino e la società Angelo De Cesaris s.r.l. mettendo la parola fine alla vicenda che ha riguardato la Discarica in Località Santa Lucia del Comune di Atri”.
“Con decisione tecnica e il parere negativo del CCR-VIA la richiesta di ampliamento della Discarica di 360.000 mc già dal 2020 non fu autorizzata”.
Lo fa sapere la Presidente del Comitato Difesa Ambiente Santa Lucia Atri, Reparata Graziosi.
“Il ruolo sempre attivo delle associazioni ambientali, le vere sentinelle del territorio, con puntuali osservazioni tecniche complesse, manifestazioni e come portatrici di interessi diffusi nei procedimenti amministrativi, ha fatto sentire la propria voce in questi 5 anni. Chiaramente non solo le famiglie impattate nelle vicinanze della discarica si sono opposte ma è nata una nuova coscienza ecologica con valori condivisi di un’intera città che si sveglia con un nuove cuore che batte a difesa dell’Ambiente e della Salute”.
“Si ringrazia il Comune di Atri, difeso dall’ottimo Avv. Paolo Francesco Febbo esperto in cause ambientali che ha contribuito a questo salvataggio, scongiurando di fatto un ampliamento della stessa. a 360.000mc”.
E ancora: “Leggendo le motivazioni nella sentenza del Tar emerge con estrema chiarezza le numerose manchevoli relazioni tecniche che non sono mai state prodotte dal Consorzio seppur richieste per una corretta valutazione ai fini della importante tutela delle acque sotterranee e superficiali nell’intero corpo della discarica. , e non solo la porzione interessata dall’ampliamento e considerato i superamenti dei valori soglia di contaminazione con obbligo di bonifica e messa in sicurezza come impone il Testo Unico Ambientale D. Lgs n152/2006”.
“Su questo soprattutto si dovrà lavorare, con una rinnovata sinergia e lavoro di squadra tra associazioni, cittadini, enti locali per tentare di recuperare i danni di una discarica di oltre 40 anni, e immaginare la rinascita attraverso la bonifica anche con fondi nazionali”.