Alba Adriatica, movida violenta: il documento sull’ordine pubblico approvato in consiglio
Prevista anche la costituzione di un osservatorio permanente sulla sicurezza

Alba Adriatica. Un osservatorio permanente sulla sicurezza con una partecipazione ampia anche alle categorie economiche a turistiche, ma non solo.
Un vero e proprio vademecum di interventi, alcuni immediati, altri differiti ma cadenzati nel tempo, per affrontare e indirizzare verso scenari diversi le degenerazioni della mala movida, che in questo frangente, ora più di prima, creano problemi e preoccupazioni ad Alba Adriatica.
E’ un documento condiviso quello che esce dalla seduta consiliare di mercoledì 30, ad Alba Adriatica, proposto dalla sindaca Antonietta Casciotti e oggetto di un confronto, aperto, con il gruppo di minoranza.
Il documento, condensato in una delibera, ora sarà trasmesso al Ministero degli Interni per il tramite della prefettura. “La movida dei giovanissimi”, ha sottolineato Antonietta Casciotti, “non è nelle corde dell’offerta turistica di questa città. E’ necessaria una condivisione degli obiettivi di pubblico e privato.
Gli episodi di micro-criminalità nei locali e abuso di alcol compromettono la sicurezza urbana, che si intensifica nelle località di villeggiatura. Tutte situazioni che rappresentano fattori di danno per la comunità”.
I rilievi della minoranza. Anche se il documento nella sua totalità è stato condiviso e approvato, il gruppo di minoranza (che sul tema mala movida aveva preparato una interrogazione), ha parlato di un approccio sistemico condivisibile, ma non certo per i tempi di intervento.
Laura D’Ambrosio, in maniera particolare ha ricordato una serie di proposte arrivate dalla minoranza, in tema di ordine pubblico, sempre disattese: dal posto di polizia, al tavolo sulla sicurezza. Sulle sollecitazioni prefettizie non assolte e la necessità di aver tralasciato controlli sugli affitti brevi, rispetto delle ordinanze e turismo selvaggio in alcune zone della città. E i controlli della polizia locale, decisamente ridotta ai minimi termini.
Il documento approvato
Potenziamento del sistema di video-sorveglianza, collaborazione con le forze dell’ordine, investimenti nel settore della polizia locale con uomini e mezzi (l’Ente prevede di acquistare una nuova vettura e assumere a tempo indeterminato, cinque agenti, entro la fine del 2025), estensione e miglioramento della pubblica illuminazione. Accrescere le progettazioni in materiale di cooperazione sociale con le associazioni di volontariato.
A queste si aggiungono le richieste al ministero: con il potenziamento immediato delle forze a disposizione della compagnia dei carabinieri di Alba Adriatica, la previsione di operazione ad alto impatto, un presidio fisso a sostegno della volante mare in servizio sulla costa, convocazione di un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e favorire una cooperazione con gestori di esercizi pubblici e prefettura. La costituzione di un osservatorio sulla sicurezza con la più ampia partecipazione di natura amministrativa e associazioni.
Alba Rinascita. Critiche social sono arrivate dalla pagina Alba Rinascita, sempre molto attenta alle questioni cittadina e in maniera particolare sulla mala movida.
“L’accordo proposto dal sindaco Casciotti sull’osservatorio della sicurezza che sebbene inattivo e rimandato a data da destinarsi, protegge l’azione amministrativa del sindaco inadempiente per anni e tacita le richieste delle opposizioni stesse.
Opposizioni e partiti politici di centro destra schiantati così dal sindaco Casciotti che con una proposta ridicola ed una strategia banale riconferma il suo ruolo e passa all’incasso dei meriti in consiglio comunale
Azione di minoranza viziata da gravi contraddizioni.