
Teramo. E’ morto a Roma, dove viveva, l’ammiraglio di origini teramane, Guido Venturoni. Aveva 91 anni.
Venturoni ha ricoperto, nella sua carriere militare, tutti i ruoli verticistici: capo di stato maggiore della Marina Militare, ma anche capo di Stato Maggiore delle difesa, Presidente del Comitato militare della Nato.
Marco Marsilio. “Esprimo profondo cordoglio per la scomparsa dell’ammiraglio Guido Venturoni, illustre teramano che ha onorato la sua terra natale raggiungendo i più alti vertici della Marina Militare italiana e della Difesa e delle istituzioni internazionali. Con la sua eccezionale carriera, che lo ha visto ricoprire incarichi di grande responsabilità in ambito nazionale e come Presidente del Comitato Militare della NATO, l’ammiraglio Venturoni ha rappresentato un punto di riferimento per il mondo militare e un esempio di dedizione e visione strategica. A nome della giunta regionale e di tutta la comunità abruzzese, mi stringo con commozione ai familiari ricordando con fierezza un figlio dell’Abruzzo che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’Italia e dell’Europa”.
Nato a Teramo il 10 aprile 1934, ha intrapreso la carriera militare entrando nell’Accademia Navale nel 1953. Promosso ammiraglio di squadra nel gennaio 1990, Venturoni ha comandato nel corso della sua lunga carriera diverse unità navali, tra cui le corvette Danaide, Albatros e Urania, la fregata Fasan e l’incrociatore Duilio. La sua esperienza operativa si è affiancata a incarichi strategici di altissimo livello: è stato Capo Reparto Piani e Operazioni dello Stato Maggiore Marina, poi dello Stato Maggiore Difesa, Comandante della 1ª Divisione Navale, Capo dell’Ufficio Pianificazione Generale e Finanziaria dello Stato Maggiore Marina, Sottocapo di Stato Maggiore della Marina e infine Comandante in Capo della Squadra Navale e del Mediterraneo Centrale.
Dal 17 febbraio 1992 al 31 dicembre 1993 ha ricoperto il ruolo di Capo di Stato Maggiore della Marina, per poi assumere, dal 1° gennaio 1994, l’incarico di Capo di Stato Maggiore della Difesa, contribuendo in modo decisivo al rafforzamento delle capacità operative delle Forze Armate italiane e alla credibilità dell’Italia in ambito internazionale.
D’ALBERTO “Con la scomparsa dell’ammiraglio Guido Venturoni la nostra città perde un uomo che ha dedicato la Sua vita al nostro Paese. Un uomo delle istituzioni riconosciuto a livello nazionale e internazionale ma sempre legato alla Sua Teramo e che nella sua lunga carriera militare ha saputo sempre rappresentare quei valori costituzionali di cui le Forze Armate, come ci ricordava il Presidente Pertini, sono il custode principale. A lui vanno oggi il nostro pensiero e la nostra profonda gratitudine, così come alla sua famiglia alla quale ci stringiamo in un abbraccio in questo momento di dolore”.



