Chieti, pergamena a Vittoriano Cantera in partenza per la maratona di New York
Il Sindaco: “Un esempio per grandi e piccino, sportivi e non”

Chieti. Di professione prima artigiano e poi archivista, ma gambe e braccia sono da sempre la forza di Vittoriano Cantera, maratoneta e rugbista teatino che si prepara a partire per la sua 37esima maratona di New York, non da concorrente, ma da accompagnatore di una nutrita delegazione del territorio. Stamane il sindaco Diego Ferrara ha ricevuto Cantera, che è cavaliere della Repubblica e stella di bronzo del Coni al merito sportivo, con il consigliere Aldo Grifone per augurargli uno speciale buon viaggio contenuto in una pergamena istituzionale a risposta del suo impegno e del talento profuso in tanti anni di competizione.
“Sono davvero lieto di questo incontro, perché il cavalier Vittoriano Cantera è un esempio di tenacia e di talento per tutti, giovani e meno giovani – così il sindaco Diego Ferrara – . Il suo ruolo di capodelegazione, che segue a quello di vero e proprio maratoneta esperito per ben 26 anni con ottimi risultati in seno all’evento, è una garanzia per l’Abruzzo, attraverso lui Chieti sarà presente, ma lo saranno anche i nostri concittadini e conterranei. Per questo ho voluto attribuirgli uno speciale biglietto di incoraggiamento, perché trasmetta la sua forza agli atleti che porterà a New York e il suo esempio a quanti vedono nello sport un’opportunità per tutti, particolarmente pregevole e significativo è il fatto di aver per primo accompagnato concorrenti dell’Anffas, una presenza che ha lasciato il segno nel suo e nel nostro ricordo di spettatori dell’evento”.
“La mia prima maratona è stata nel 1989 – racconta Cantera – ho fatto i 42 chilometri di percorso in due ore e 52, all’epoca avevo 37 anni e un presente sportivo anche di rugbista, ho giocato nella serie B con la palla ovale. Fare sport mi è sempre piaciuto, un completamento per me, che negli ultimi anni di lavoro ho fatto l’archivista e oggi continuo a farlo da volontario al Tribunale di Pescara. Il 29 partiremo in 56 dall’Italia, a correre saranno 26 e fra questi atleti ci sono ottime promesse, che potrebbero distinguersi anche per i tempi. In tutti questi anni ho portato tante persone a New York, in particolare gli atleti speciali dell’Anffas, perché il sociale è sempre stata una dimensione importante per me e vederli correre con impegno e sacrificio è uno dei ricordi più belli che mi porto dentro dopo tutte queste maratone”.