
PESCARA (3-5-1-1): Desplanches, Capellini, Brosco, Corbo, Letizia, Dagasso, Squizzato, Valzania, Corazza, Meazzi, Di Nardo. In panchina: Saio, Giannini, Gravillon, Caligara, Brandes, Graziani, Berardi, Cangiano, Sgarbi (ex), Okwonkwo, Tonin, Vinciguerra. Allenatore: Vivarini
AVELLINO (4-3-1-2): Daffara, Missori, Enrici, Simic, Milani, Kumi, Palumbo, Sounas, Insigne, Lescano, Crespi. In panchina: Iannarilli, Cagnano, Cancellotti , Manzi, Fontanarosa, Gyabuaa, Besaggio, Armellino, Tutino, Russo, Biasci, Panico. Allenatore: Biancolino
Reti: 5′ Capellini, 28′ Simic
Arbitro: Andrea Calzavara della sezione di Varese.
Ancor un pareggio nel turno infrasettimanale per il Pescara che all’Adriatico ospita l’Avellino con una formazione ancora piena di defezioni.
L’avvio è scoppiettante, dopo soli 2 minuti trema la traversa sopra la testa di Desplanches: liscio della retroguardia sul cross di Milani, Missori si inserisce nel buco ma la mira non lo grazia. Ancora 3 minuti e Dagasso mira all’angolino basso con un tiro dal limite, Dafara si tuffa a deviare in corner. Dalla battuta, Di Nardo la gira di testa, il portiere ospite si tuffa ancora ma sulla ribattuta arriva Capellini a girarla ancora a rete. Il Delfino accelera e al 14′ centra a sua volta la traversa con Valzania, complice la deviazione di Enrici. L’Avellino non resta a guardare e al 27′ tocca a Desplanches deviare sul fondo il tentativo di Insigne e, ancora una volta, dal corner nasce il pareggio: Simic stacca bene su Brosco e segna di testa. Gli irpini riprendono entusiasmo e cercano il sorpasso al 37′ con un mancino a giro di Insigne che sibila sopra la traversa. Il Pescara risponde secco con Corazza e Di Nardo ma Daffara risponde fino all’intervallo proteggendo il pari.
La ripresa si apre con un altro fischio sopra la traversa: è Meazzi a sparare il siluro al 50′. Daffara rischia ancora di più al 53′ con Di Nardo che lo chiama a smanacciare una freccia indirizzata all’incrocio dei pali. Poi scema costantemente la concentrazione e la grinta dei pescaresi, che chiudono la gara sbagliando passaggi a ripetizione. L’Avellino, di contro, fa girare meglio la palla ma non trova il varco giusto per affondare il colpo. All’87’, Palumbo si riduce a un siluro da lontano che non manca troppo la porta, seppur Desplanches copra bene lo specchio in volo. Il match point, però, arriva sui piedi di Corazza al 90′, grazie a una sponda egregia di DI Nardo, ma il centrocampista, sottoporta, manca l’aggancio giusto.
Solo un altro pareggio, il terzo consecutivo, per la squadra di Vivarini, nonostante una buona prestazione, soprattutto nel primo tempo. Il Pescara non vede la vittoria dal 21 settembre, da quel poker contro l’Empoli che, forse, aveva illuso la piazza per una stagione più promettente di quella che si sta vivendo in riva all’Adriatico.



