A Teramo arrivano ordinanze contro alcol e bivacchi
Il commento di D'Alberto dopo il tavolo di ieri sulla sicurezza

“Prendiamo atto positivamente dell’accoglimento da parte del tavolo per l’ordine e la sicurezza delle richieste e delle proposte avanzate come Comune, che già da ieri sera hanno portato ad un ulteriore incremento delle attività di controllo del territorio e in particolare delle zone sensibili da parte delle Forze dell’Ordine. Forze dell’Ordine che, come abbiamo ribadito anche ieri nel corso della riunione del tavolo, garantiscono sempre una risposta tempestiva e che dobbiamo ringraziare per il lavoro che svolgono quotidianamente. Il diritto alla sicurezza dei cittadini è un diritto che tutte le istituzioni devono garantire in maniera integrata. Le nostre città lo pretendono e, al di là dei numeri, abbiamo il dovere, ciascuno per le proprie competenze, di assicurare anche un’adeguata percezione di sicurezza delle persone. Per questo non bisogna mai abbassare la guardia e rassegnarsi alla paura. Le ulteriori attività che come istituzioni stiamo già ponendo in atto vanno proprio in questa direzione, con l’obiettivo di continuare a garantire sempre adeguati standard di sicurezza e sfatare quella narrazione della nostra città che non corrisponde alla realtà e che rappresenta un danno per i cittadini e per l’immagine del territorio”.
All’esito della riunione di ieri pomeriggio del tavolo provinciale per l’ordine e la sicurezza, la cui convocazione era stata richiesta dal primo cittadino per un confronto rispetto alla situazione in città, anche alla luce degli ultimi episodi registrati in centro storico e che hanno inciso negativamente sulla percezione di sicurezza da parte dei cittadini, il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto esprime apprezzamento per la sinergia e la collaborazione registrata tra tutte le istituzioni in riferimento alle problematiche del capoluogo e dell’intera provincia.
“Come dichiarato dal prefetto e come emerso dal tavolo, Teramo e la provincia si confermano realtà sicure e gli episodi che si sono registrati negli ultimi giorni, che in ogni caso creano un comprensibile allarme sociale, restano episodi isolati, circoscritti e riferibili a persone già note alle forze dell’ordine – prosegue il primo cittadino – anche per questo ci siamo interrogati sulle motivazioni che consentono a persone spesso pluridenunciate o pluridaspate di essere ancora libere di commettere atti non rispettosi delle norme. Al riguardo è assolutamente necessario che a livello governativo vengano messi in campo strumenti adeguati, perché chi commette reati deve essere punito e deve essere certo di scontare la propria pena”.
Nel corso della riunione è stato evidenziato, dallo stesso prefetto, il lavoro svolto in questi anni dall’amministrazione comunale in tema di sicurezza urbana: dal potenziamento del sistema di videosorveglianza – che oggi può contare su 94 telecamere, di cui 14 a lettura targhe e che è già in fase di incremento – al rafforzamento del corpo di polizia municipale con nuove assunzioni e un ulteriore concorso in essere.
“Ovviamente bisogna fare sempre di più e proseguiremo su questa strada pretendendo che il diritto alla sicurezza dei cittadini abbia una risposta immediata e coordinata da parte di tutto il sistema – aggiunge il sindaco – tra le attività che abbiamo messo in campo, come Amministrazione, oltre all’ulteriore potenziamento dei servizi di vigilanza comunale in centro storico, anche un’apposita ordinanza, già anticipata e condivisa ieri con il comitato, che va nella direzione di contrastare l’abuso di alcol, prevedendo il divieto, in una determinata fascia oraria, del consumo di bevande alcoliche fuori da locali e ristoranti e dalle aree autorizzate di loro pertinenza, in una vasta area del centro storico che comprende tutte le aree sensibili, da piazza Garibaldi alla stazione ferroviaria”.
Ordinanza che sarà in vigore fino a fine settembre.
“Stiamo inoltre lavorando a un’ulteriore ordinanza che incida su eventuali situazioni di bivacco, senza andare però a penalizzare quelle persone che vivono situazioni di disagio sociale, rispetto le quali continueremo ad incrementare l’assistenza sociale con l’obiettivo di garantire loro un’ospitalità temporanea – conclude il primo cittadino – Al tavolo, infine, abbiamo chiesto anche un monitoraggio della gestione dell’immigrazione. La gestione degli ingressi e la distribuzione sul territorio è infatti di esclusiva competenza del Governo e se non è equilibrata rischia di diventare insostenibile. Questo soprattutto con riferimento all’eccessivo numero di utenti dei CAS, dove sono state depotenziate le attività di accompagnamento all’integrazione, rispetto al SAI. In capo ai Comuni è solo il SAI, il sistema di accoglienza e integrazione di chi ha ottenuto asilo e dei richiedenti vulnerabili, che come dimostrano i numeri funziona e viene costantemente preso ad esempio dallo stesso Ministero. A questo riguardo serve un maggior coinvolgimento anche della ASL, per intervenire su quelle situazioni che interessano soggetti con patologie psichiatriche e che necessitano di un adeguato sostegno”.