
Montesilvano. Polemica, a Montesilvano, per la decisione della Giunta De Martinis – tramite cambio destinazione d’uso – di realizzare un palazzetto dello sport per il pattinaggio al coperto in corso Strasburgo, laddove era prevista la realizzazione di una piazza tra la stazione e l’area del teatro del mare.
A lanciare l’attacco è l’architetto Giuseppe Di Giampietro del comitato Saline-Marina-PP1, che afferma: “Dopo aver speso quasi 2 milioni di euro per costruire lo stadio-pattinodromo nel PP1, zona alberghi di Montesilvano, che ha funzionato forse solo una settimana nel 2024 per i campionati mondiali di pattinaggio a rotelle, rimanendo poi una cattedrale nel deserto nel quartiere turistico di Montesilvano, anch’esso desolatamente incompiuto, arriva ora un’altra costosa opera pubblica nel PP1: il pala-pattinodromo su corso Strasburgo. Deciso dalla giunta comunale, per captare un finanziamento pubblico, per un progetto già pronto, che non si è potuto
realizzare in altre città”.
“Ci sono i soldi, c’è il progetto. Lo mettiamo nel PP1. Decide la giunta, senza confronto con nessuno. Ma il PP1 è un piano particolareggiato approvato nel 1996, che ancora attende tanti servizi, una rete verde, la filovia, il completamento di corso Strasburgo e piazza Germania. Ma il finanziamento non può attendere. Le procedure urbanistiche e la partecipazione sono orpelli inutili?”, chiede Giampietro.
Come Di Giampietro, anche altri sui social, tra i quali agenti immobiliari e “addetti ai lavori”, lamentano che “con una decisione di Giunta si cambia destinazione d’uso ad un’area di piano particolareggiato, si interrompe il disegno di un corso con porticati e alberate, si piazza un palasport di fronte ad una chiesa e alla piazza più importante del quartiere. Senza discussione, senza pubblicazione, senza confronto”.
Sotto accusa, quindi, “un grosso capannone per il pattinaggio sportivo in zona PP1” che “va a modificare nella sostanza un piano particolareggiato pubblico approvato nel 1996, il PP1, Marina Nord – Grandi alberghi – Saline. Oltretutto”, conclude Di Giampietro non è dato sapere cosa e dove è stato offerto al proprietario dei lotti edificabili per spostare altrove la cubatura prevista e cedere l’area per la nuova attrezzatura sportiva”.