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Pescara

Piano riarmo europeo: Pescara non si oppone

Pescara. “Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale ordinario, la maggioranza di centrodestra ha deciso di voltare le spalle ai valori fondanti dell’Unione Europea e alla difesa della pace, bocciando senza esitazione il nostro ordine del giorno presentato per esprimere contrarietà al piano di riarmo europeo ReArm Europe/ Readiness 2030”.

A dirlo sono il capogruppo M5S, Paolo Sola, e la capogruppo AVS-Radici in Comune, Simona Barba, presentatori della proposta.

“Una decisione grave, miope e ideologica, che rende complice anche il Comune di Pescara della pericolosa deriva bellicista che sta travolgendo l’Europa. Un piano che vale 800 miliardi di euro, pensato per rafforzare le capacità militari degli Stati membri – missili, droni, artiglieria pesante – a discapito della spesa sociale, dell’istruzione, della sanità, della transizione ecologica e della green economy. Una vera e propria militarizzazione dell’Unione – proseguono Sola e Barba – che stravolge lo spirito originario del progetto europeo nato con il Manifesto di Ventotene: costruire la pace, non finanziare le armi”.

Il nostro ordine del giorno chiedeva una posizione netta e coraggiosa del Comune di Pescara contro questo piano – precisano i presentatori – sollecitando il Governo italiano e le istituzioni europee a ripensare radicalmente la strategia comunitaria, dirottando quelle enormi risorse verso investimenti che migliorino davvero la vita dei cittadini: sanità pubblica, lavoro, istruzione, innovazione sostenibile. Temi completamente ignorati dal centrodestra, che ha preferito allinearsi in modo acritico a una logica bellica degna della Guerra Fredda. Il centrodestra pescarese – lo stesso che ogni giorno taglia servizi ai cittadini pescaresi – ha di fatto applaudito un piano che prevede nuovi debiti, miliardi di euro di spesa militare e una ristrutturazione del Patto di Stabilità per sottrarre risorse al welfare e destinarle a strumenti di guerra. È una scelta ipocrita e profondamente sbagliata”.

“Con questa bocciatura, il centrodestra si assume una responsabilità politica e morale gravissima: quella di rifiutare una presa di posizione chiara a favore della pace e della democrazia, per allinearsi invece alle strategie di guerra e agli interessi dell’industria bellica. Movimento 5 Stelle e AVS-Radici in Comune continueranno a battersi, in ogni sede istituzionale – concludono Paolo Sola e Simona Barba – per un’Europa dei diritti e della cooperazione, non dei conflitti. E continueremo a denunciare senza sosta chi, come il centrodestra pescarese, ha scelto di stare dalla parte del riarmo, anziché dalla parte dei cittadini, della giustizia sociale e della pace”.

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