
Rapino. Due nuovi eventi culturali di rilievo si terranno a Rapino al Museo della Ceramica e al Teatro di S. Antonio, domenica 13 luglio 2025, a partire dalle 20.30.
Il primo è una mostra di pittura, organizzata e curata dall’architetto Raffaele Paolucci, che vede la partecipazione, per la prima volta, di due donne, la cui vita, per ragioni diverse, è fortemente legata a Rapino e al suo territorio. Due nuove protagoniste della scena culturale Anna Maria Memmo e Rachele Vitacolonna che attraverso la loro arte, l’una figurativa, l’altra concettuale, esprimono con la pittura, la loro idea di bellezza, di armonia e di arte. Si tratta di un contributo e di un confronto espressivo molto prezioso, unico nel suo genere e mai rappresentato a Rapino prima d’ora.
Il secondo evento, che inizierà dopo l’inaugurazione della mostra, riguarda invece la Ceramica, questa volta interpretata attraverso uno straordinario gioco di suoni e luci, da qui il nome della manifestazione Caleidoscopio degli Elementi – Un viaggio di suono e luce nel regno della ceramica.
Installazione di luce e suono di Ingo Bracke nel Teatro Sant’Antonio a Rapino
La sera del 13 luglio 2025, l’ex convento di Sant’Antonio a Rapino si trasformerà in un cristallo luminoso fatto di luce, suono e memoria ceramica. Con il titolo “Caleidoscopio degli Elementi”, l’artista multimediale tedesco Ingo Bracke presenta un’installazione immersiva che conduce il pubblico in un viaggio sensoriale attraverso la tradizione pittorica ceramica degli Abruzzi.
L’installazione si ispira alle opere ricche di colore degli artisti Basilio e Tommaso Cascella, profondamente legati a Rapino, e trasforma lo spazio sacro della chiesa in un caleidoscopio percorribile: un’immagine luminosa, frammentata e mutevole, come uno sguardo attraverso un diamante sfaccettato.
Grazie a proiezioni di dettagli ceramici, ornamentazioni luminose e paesaggi sonori atmosferici, nasce un’opera d’arte totale pulsante. Il pubblico è guidato attraverso l’interno e l’esterno dello spazio sacro. Chi si lascia coinvolgere dall’installazione riscoprirà dettagli perduti e forme familiari – elementi che spesso sfuggono alla vista nella routine quotidiana.
“Caleidoscopio degli Elementi” invita a guardare il mondo quotidiano con occhi nuovi e a riscoprire la bellezza del patrimonio culturale circostante. L’opera apre nuove prospettive sul linguaggio visivo della ceramica dipinta di Rapino, fondendo tradizione storica e arte mediale contemporanea. Un dialogo artistico che unisce passato, presente e percezione.
INGO BRACKE – Biografia artistica
Ingo Bracke, nato nel 1972 a Bad Neuenahr-Ahrweiler e cresciuto nella regione tedesca del Palatinato, vive e lavora attualmente tra Berlino, Norimberga e nuovamente nel suo territorio d’origine. Dopo esperienze formative e professionali a Barcellona, Bratislava, Singapore e Sydney, ha sviluppato una pratica artistica intermediale e transdisciplinare.
Artista visivo, scenografo e regista, Ingo Bracke lavora all’intersezione tra architettura (d’interni), installazione, arte luminosa, performance e musica. I suoi progetti si sviluppano in site-specific e combinano spazio, luce e suono in opere effimere e immersive. Egli concepisce la scenografia come forma narrativa e performativa, in stretta collaborazione con artisti di musica, danza e teatro.
In questo modo, illumina letteralmente e metaforicamente i temi insiti nei luoghi, rendendoli percepibili attraverso risonanze tematiche e artistiche. Le sue opere fondono realtà quotidiana, messa in scena, performance e “arte assoluta”, unendo approccio intellettuale e esperienza sensoriale.
Nella sua poetica si intrecciano realtà quotidiana, elementi performativi e “arte assoluta”, con una forte attenzione al contesto storico e simbolico dei luoghi. I suoi formati artistici ibridi si collocano tra installazione museale, regia operistica e cultura festiva barocca, dando vita a una forma d’arte scenografica autonoma e profondamente immersiva. Ha ideato il formato originale della “LichtOper” (Opera di Luce), una performance-concerto intermediale in cui il suono incontra la luce in tempo reale.
Bracke ha realizzato opere luminose e installazioni artistiche in tutto il mondo, tra cui a Sydney, Singapore, Amsterdam, Eindhoven e Berlino. Ha curato progetti per istituzioni come il Museo Bach di Eisenach, l’Istituto Fraunhofer e il Parlamento Tedesco. Le sue opere museali e nello spazio pubblico trasformano edifici storici, piazze e paesaggi in esperienze sensoriali temporanee.
Attualmente è coinvolto nello sviluppo di nuovi festival intermediali e progetti culturali transdisciplinari in Germania e Italia.