
La Corte di Cassazione ha annullato, senza rinvio, la detenzione domiciliare per Alfonso D’Eugenio, l’ex amministratore di RDB Italia, l’azienda di Atri, che ha prodotto la trave poi oggetto di crollo del cantiere dell’Esselunga a Firenze che nel febbraio del 2024 causò la morte di cinque operai.
L’imprenditore abruzzese, difeso dall’avvocato Sigfrido Fenyes, è indagato insieme all’ingegnere Carlo Melchiorre, responsabile dell’ufficio calcolo di Rdb e all’ingegnere Marco Passaleva, direttore dei lavori strutturali del cantiere, con le accuse, a vario titolo, di omicidio colposo, lesioni colpose e crollo doloso. Per i pm Francesco Sottosanti e Alessandra Falcone a provocare la tragedia sarebbe stato un difetto di progettazione della trave da 15 tonnellate che cedette causando il collasso dei solai.
Va detto che qualche giorno fa, invece, era scattata la misura cautelare per Carlo Merchiorre per le violazioni riscontrate alla precedente misura interdittiva del divieto di esercitare la professione.