Casoli, Tiberini: ‘Settimana corta e diritto allo studio: la scuola come presidio delle aree interne’

Casoli. “Sono favorevole alla settimana corta, e sono convinto che nel nostro territorio possa essere realizzata con successo, purché sia programmata in anticipo, adattata alle nostre specificità e condivisa con studenti, famiglie e scuole. Le decisioni che toccano la vita quotidiana non si improvvisano: si prendono conoscendo bene la realtà locale e non cambiando in corsa le regole del gioco.
Il Sindaco di Palena ha posto una questione fondamentale: scelte di questa portata devono essere annunciate con congruo anticipo, idealmente già a dicembre, prima delle iscrizioni per il successivo anno scolastico. Solo così famiglie e studenti possono programmare con serenità, valutando tempi di spostamento, organizzazione quotidiana e attività extrascolastiche.
Ho letto con grande attenzione e condivido pienamente le riflessioni del Sindaco di Palena sulla settimana corta. Il suo intervento mette a fuoco un aspetto che troppo spesso passa in secondo piano: nelle aree interne, il diritto allo studio non è solo una questione di orari o di calendario scolastico, ma un elemento essenziale di coesione sociale e di futuro per le nostre comunità.
Quando ero Assessore alle Politiche Sociali della Comunità Montana di Palena – Zona Q, insieme agli altri amministratori, abbiamo fatto scelte coraggiose e concrete. Abbiamo sostenuto direttamente le famiglie nel pagamento degli abbonamenti del trasporto pubblico locale per gli studenti pendolari, consapevoli che per molti ragazzi raggiungere la scuola comporta costi rilevanti e tempi di viaggio impegnativi. In un quadro più ampio di sostegno alla vita economica e sociale dei nostri paesi, è stato istituito un fondo per finanziare attività commerciali e di servizi nei comuni dell’ambito. Interventi mirati, pensati per alleggerire il peso economico delle famiglie, mantenere viva la rete dei servizi e contrastare lo spopolamento.
Quell’esperienza mi ha confermato che si deve lavorare partendo dalla realtà locale, con scelte calibrate sulle specificità del territorio, e che ogni intervento deve tenere insieme due obiettivi: migliorare la qualità della vita e fornire contributi concreti che servono davvero alle famiglie.
La scuola, nelle aree interne, è il primo presidio. Non solo un luogo di apprendimento, ma un punto di riferimento per la comunità, un fattore che determina la possibilità stessa di continuare a vivere nei nostri borghi.
Siamo orgogliosi delle nostre scuole: istituti di qualità, capaci di accogliere studenti dai comuni vicini e di offrire un’ampia gamma di percorsi didattici. Nel corso degli anni, tanti ragazzi formati qui si sono affermati nei più diversi ambiti della vita sociale, economica, culturale e professionale, portando nel mondo un pezzo della nostra identità e dei valori che hanno respirato sui banchi di scuola. Questo è merito della professionalità dei docenti, della dedizione del personale scolastico e della coesione di una comunità che crede nell’istruzione come strumento di emancipazione e sviluppo.
Oggi, come ieri, il nostro impegno è chiaro: garantire pari opportunità educative, sostenere le famiglie, difendere il diritto allo studio e rafforzare la presenza della scuola come presidio vitale delle aree interne. La scuola, per chi vive nei piccoli comuni, è importante quanto la sanità e, per certi versi, persino di più: perché dalla scuola dipende il futuro stesso delle nostre comunità.
Per questo invito anche i colleghi sindaci a sostenere con convinzione le scuole “più vicine”, quelle che rappresentano il primo presidio formativo per i nostri ragazzi e che, se rafforzate, possono ridurre le distanze, migliorare la qualità della vita delle famiglie e contribuire alla vitalità dei nostri territori”. Lo afferma Massimo Tiberini, sindaco di Casoli e componente del Direttivo Uncem Abruzzo.