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Chieti

Abbandono scolastico, finanziato con 791mile euro il progetto di area vasta che vede Chieti capofila

Chieti. “Con quasi 800.000 euro di fondi regionali, parte un progetto ambizioso e concreto per combattere la povertà educativa in tutto il nostro territorio, dai più piccoli agli adolescenti. È un investimento sul futuro della nostra comunità e sui diritti di ogni bambina e bambino, ragazza e ragazzo, senza lasciare indietro nessuno”. Così il sindaco Diego Ferrara e l’assessora alle Politiche sociali Alberta Giannini annunciano l’avvio dell’iniziativa, finanziata con 791.600 nell’ambito del Programma Regionale FSE+ 2021-2027, che coinvolgerà Chieti e tutti i Comuni dell’ADS 07 Vastese.

Il progetto, della durata di 24 mesi, è frutto di una coprogettazione partecipata che ha messo attorno allo stesso tavolo scuole, enti del terzo settore e amministrazioni locali per costruire risposte reali ai bisogni educativi del territorio. Tre le linee di intervento: 0-6 anni: potenziamento dei servizi socio-educativi, laboratori creativi e attività estive per favorire socialità, sviluppo armonico e conciliazione vita-lavoro delle famiglie; 5-10 anni: contrasto alla dispersione scolastica, laboratori di cittadinanza attiva, musica, teatro e arte, interventi personalizzati per i bambini in fragilità e sostegno alla genitorialità; 11-18 anni: spazi di espressione e protagonismo giovanile, attività STEM, prevenzione delle dipendenze e del bullismo, educazione all’affettività e alla parità di genere, sportelli di ascolto psicologico nelle scuole.

“Abbiamo costruito questa possibilità per un’area vasta, che vede Chieti capofila e interpreti l’ECAD 8 Chieti e tutti i comuni che compongono l’ADS 07 Vastese, specificatamente quello di Vasto, nella persona dell’assessora Anna Bosco con la quale abbiamo attivamente lavorato per tutto il territorio, nonché i comuni di San Salvo, Casalbordino, Pollutri, Villalfonsina, Torino di Sangro, Lentella, Fresagrandinaria e Cupello – sottolineano Ferrara e Giannini – . Lavoreremo insieme per dare strumenti, opportunità e speranza a chi rischia di essere escluso, un’azione di due anni, resa possibile da una somma importante riconosciutaci dalla Regione che ringraziamo con l’assessore Roberto Santangelo per aver dato valore al progetto. Grazie anche agli uffici comunali coinvolti, dal nostro agli altri della cordata, che hanno messo insieme carte, possibilità e dati per centrare l’obiettivo. La povertà educativa è una ferita che colpisce il futuro stesso di un territorio: combatterla vuol dire costruire una comunità più forte, inclusiva e capace di crescere insieme. Abbiamo scelto di farlo con un lavoro di squadra, perché solo così possiamo affrontare i problemi complessi e creare un sistema di protezione e promozione per ogni minore, una metodologia che nel sociale è rodata anche in altri ambiti, si pensi alla rete antiviolenza per il reinserimento delle donne vittime di abusi e l’intervento anche sugli uomini. Ma questo non è solo un progetto sociale: è un atto politico e culturale, che dice chiaramente da che parte stiamo e mette a disposizione di soggetti colpiti da una diversa fragilità, degli strumenti di crescita e, in molti casi, anche di redenzione. Attraverso le molteplici attività interveniamo su fasce di età diverse e tutte sensibili, coinvolgendo le scuole e potenziando le politiche di prevenzione di fenomeni che condizionano le vite dei giovanissimi, dalle dipendenze da sostanze a quelle da tecnologia al bullismo, dall’educazione all’affettività, fino alla parità di genere. Una cordata attiva, per trasformare un’idea condivisa in un’azione concreta per il territorio”.

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