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Abruzzo

Quando il caregiver si ammala: chi si prende cura dei figli con disabilità?

Una domanda tanto semplice quanto drammatica: cosa succede quando l’unico genitore di un figlio autistico è impossibilitato a prendersene cura per motivi di salute o emergenze impreviste?

 

La risposta, purtroppo, è brutale: non esiste alcun protocollo di emergenza, né un servizio pubblico strutturato in grado di intervenire.

Come associazione attiva sul territorio a tutela delle famiglie con figli nello spettro autistico, denunciamo con forza l’assenza totale di una rete di protezione nei casi in cui il caregiver (spesso unico) venga temporaneamente meno.

Si tratta di una lacuna gravissima del nostro sistema sociosanitario e assistenziale:

non esistono strutture pronte ad accogliere i minori e adulti con autismo in situazioni di emergenza;

non esistono figure professionali pronte ad attivarsi in tempi rapidi, nel rispetto delle esigenze specifiche della persona autistica;

non esiste alcun percorso semplificato o servizio pubblico a cui richiedere un intervento straordinario.

Nel concreto, un genitore che si rompe una gamba, subisce un intervento chirurgico o è costretto al ricovero, è lasciato solo, con l’angoscia di non sapere chi si prenderà cura del proprio figlio, come, e con quale competenza.

La conseguenza? Famiglie allo stremo, bambini e ragazzi vulnerabili esposti al rischio di traumi e sradicamenti, in un contesto già reso fragile dall’assenza di soluzioni stabili per l’inclusione.

Chiediamo che le istituzioni regionali si attivino immediatamente per:

avviare una sperimentazione di modelli di accoglienza temporanea protetta e personalizzata per i minori e adulti con disabilità, in particolare nello spettro autistico;

definire un protocollo operativo di “emergenza e urgenza per fragilità sociali” che contempli anche l’assenza temporanea del caregiver;

aprire un tavolo di lavoro interistituzionale con enti locali, ASL, scuole e associazioni per costruire soluzioni concrete e replicabili.

“L’autismo non si ferma quando il genitore si ammala. Serve una rete pubblica, competente e reattiva, che non lasci sole le famiglie. È una questione di dignità e di civiltà”, afferma Dario Verzulli, Presidente dell’associazione Autismo Abruzzo onlus che proprio stamattina ha raccolto la richiesta di aiuto di una mamma sola, residente a Pescara, che necessita di cure ospedaliere e non sa a chi affidare suo figlio.”

Chiediamo risposte. Chiediamo responsabilità. Chiediamo che il diritto alla cura e alla protezione sia garantito anche quando chi si prende cura ha bisogno, a sua volta, di essere curato.

 

 

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