ACCEDI AL CANALE WHATSAPP E RICEVI LE TOP NEWS DEL GIORNO:

ACCEDI AL CANALE
AbruzzoChieti

Mancanza farmaci oncologici: La verità è emersa, la direzione generale si è mossa solo dopo il caso VIDEO

Abruzzo. Si è fatto il punto sulla delicata vicenda dei farmaci oncologici mancati alla Asl di Chieti nel corso della conferenza indetta oggi a Pescara dal consigliere Antonio Di Marco e a cui hanno preso parte i consiglieri Luciano D’Amico, Silvio Paolucci, Sandro Mariani, Erika Alessandrini e Alessio Monaco.

 

Presente anche il segretario regionale del PD Daniele Marinelli. A disposizione le carte dei due accessi agli atti fatti da Di Marco e quelli emersi nelle due sedute della Commissione vigilanza che hanno rivelato la mancanza e anche la mancata azione preventiva da parte della Asl 2.

“Alle 15.30 del 5 di agosto ricevo una mail del marito di una paziente oncologica che mi avvisa che la moglie ha la terapia sospesa per mancanza dei farmaci per la chemio – racconta Antonio Di Marco – , ero in Consiglio e tale situazione mi induce a chiedere a Marsilio di verificare quanto segnalato perché un cittadino che non può fare la chemio è un problema di tutti e perché una persona malata che va a fare la chemio non fa una passeggiata, ma va a fare una sfida con se stessi. Ma quello che accade è che sono stato definito sciacallo e insultato e da lì è iniziato per me un percorso di verifica e conoscenza della situazione con accesso agli atti e con due sedute della Commissione vigilanza. Ciò che è venuto fuori attesta non solo la mancanza dei farmaci, ma l’inerzia di una dirigenza che si è mossa solo dopo l’esplosione del caso: fino al 5 agosto era rimasta sorda agli allarmi e ferma sull’approvvigionamento. In Commissione il manager Palmieri ha riferito che aveva saputo solo nel mese di luglio dell’assenza di un farmaco ma solo di 5 giorni, cosa che non avrebbe pregiudicato le terapie a suo dire.

Ma dalla seduta successiva a cui ha partecipato anche il direttore della farmacia ospedaliera di Chieti, che nel frattempo era stato rimosso per “non aver superato i sei mesi di prova”, si legge nel provvedimento emesso il 21 agosto a carico di Fiorenzo Santoleri, emerge tutta un’altra storia. Il direttore reclamava da giugno l’attenzione della Asl per l’approvvigionamento dei farmaci, lo fa: con due mail l’11 giugno una per la carenza, l’altra per dire che c’era necessità di 200.000 euro a copertura ricordando che essendo farmaci “innovativi” avrebbero potuto essere rimborsati perché si attingeva da altro fondo; con altre due mail a luglio e, sempre a luglio, il 14, in sede di Commissione Terapeutica Aziendale dove si dice che il medicinale ha bisogno di un investimento di 200.000 per coprire casi in aumento e le esigenze del presidio di Chieti.

Il 28 luglio egli fa un’ulteriore richiesta a fronte della CTA, il 30 luglio precisa in una scheda le esigenze mediche e il 31 luglio viene convocato per il 4 agosto a un tavolo tecnico da cui si evince l’approfondimento per il farmaco. Il 5 agosto Santoleri scrive con un elenco puntuale di ciò che serve, con la copertura di 160.000 euro per le forniture a copertura anche di ottobre. Nulla si smuove e non ottiene risposte. Scoppia il caso e arriviamo al collasso: manca consequenzialità decisionale a fronte delle esigenze, il direttore viene improvvisamente sollevato, con una motivazione debole, vista l’attività provata dalle sue missive e i fatti che affiorano dalle nostre azioni che dicono chiaramente che la Asl non ha operato a vantaggio della popolazione, nonostante fosse in grado di farlo. Cos’è successo alla Asl dall’11 giugno in poi? Il direttore generale, inoltre, non ha mai fornito le informazioni richieste, né tramite accesso agli atti né in audizione. Dobbiamo capire cosa è accaduto: se io non avessi segnalato in Consiglio avremmo atteso altri giorni. Sono indignato per l’inerzia della Direzione generale, ma sono rammaricato dal fatto che Marsilio, che forse era al corrente di tutto ciò, non ha chiesto scusa ai malati che hanno dovuto interrompere la terapia, come le due sedute di Commissione hanno chiarito. Una sanità pubblica modello, non si può permettere di subire questo tracollo gestionale”.

“Durante il Consiglio Di Marco ha subito un’aggressione indecorosa, perché si parlava di una cosa seria – così il presidente della Commissione Sandro Mariani – . La reazione scomposta di Marsilio e le dichiarazioni e i documenti arrivati in Commissione vigilanza mi hanno reso consapevole del valore di questo tema. Marsilio ha sempre negato che ci fosse stata mancanza dei farmaci, accusando l’opposizione di sciacallaggio. Invece è emerso che il direttore, esponendo le sue tante mail, alla mia domanda se si è interrotto il trattamento a dei malati oncologici ha risposto di sì. Di fronte a una situazione del genere Marsilio deve assolutamente venire in Consiglio, chiarire perché è accaduto e e chiedere scusa ai cittadini abruzzesi, anche perché, prima di negare come ha fatto in aula, nonostante mi risulti che lui fosse da qualche ora a conoscenza della situazione, avrebbe dovuto semplicemente verificare la situazione”.

 

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio

Adblock rilevato

Hai Attivato un blocco delle nostre Adv. Cityrumors è un Giornale Gratuito. Se vuoi continuare a leggerlo e supportarlo, per favore non bloccare le nostre pubblicità. Grazie.