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Teramo

Metafisica americana: preview a Civitella del Tronto con Mark e Paul Kostabi

Civitella del Tronto. Prima del suono, c’è il silenzio.

Quello che precede il gesto, che trattiene l’immagine prima di rivelarsi, che prepara lo spazio all’ascolto. È da lì che ha preso forma ieri sera a Civitella del Tronto la preview di “Metafisica americana”, la nuova mostra di Mark & Paul Kostabi, che si terrà negli spazi del Palazzo De Thermes – Sala del Municipio, dal 17 gennaio.

Non è stata una semplice esposizione, ma un evento da attraversare: una proiezione di immagini, una performance musicale e la realizzazione di un’opera a quattro mani si fondono in un’unica narrazione sensoriale. Pittura e musica dialogano dal vivo, senza gerarchie, in un continuo rimando tra gesto, suono e visione.

Sul palco, Mark Kostabi al pianoforte e Paul Kostabi alla chitarra hanno dato forma a un linguaggio comune, dove la musica diventa estensione del colore e la pittura si carica di ritmo e vibrazione. Sullo sfondo, le immagini scorrono come frammenti di un immaginario potente e inquieto: volti, simboli, figure sospese tra ironia e metafisica, cifra inconfondibile dell’universo Kostabi.

“Metafisica Americana” sarà un viaggio emotivo che interroga il presente, la memoria e l’identità, mescolando cultura pop, suggestioni filosofiche e tensione espressiva. Un’America interiore e simbolica, riletta attraverso lo sguardo di due artisti che da anni attraversano confini disciplinari e geografici.
L’evento si inserisce in un percorso di valorizzazione culturale del territorio e rappresenta un’occasione rara per assistere alla nascita dell’opera nel suo farsi, davanti agli occhi del pubblico.

Un’esperienza immersiva, intensa, irripetibile.
Un incontro tra arti che non irrompe: accade, lentamente, a partire dal silenzio. Da quello stesso silenzio dal quale è nato un sorriso che si è fatto opera d’arte.
Si intitola infatti “Un sorriso dal silenzio” l’opera realizzata ieri sera a quattro mani. Mark Kostabi (nato in California nel 1960), è uno dei più importanti artisti affermatisi in epoca postmoderna, lavora con la pittura e con diversi altri media. Particolarmente intrigante e caratteristico della sua poetica, è il rapporto tra mito, storia dell’arte e tecnologia, a cui dà vita nei suoi lavori. Mark Kostabi è noto soprattutto per i suoi dipinti di esseri umani senza tratti somatici e anatomicamente semplificati, collocati in scenari sociali della fine del XX e dell’inizio
del XXI secolo.

Radicati nello stile di Giorgio de Chirico e sviluppati sulla scena artistica dell’East Village di New York degli anni ’80, i suoi personaggi dialogano con quelli del suo contemporaneo Keith Haring, ma l’uomo qualunque” kostabiano interagisce con ambienti complessi. Dalle camere da letto, alle fabbriche e alle riunioni dei consigli di amministrazione, ai paesaggi urbani europei e alle fantasie spaziali neosurrealiste e neometafisiche, i suoi
personaggi androgini mettono in scena racconti di individualità e conformismo, isolamento e solitudine, processi industriali, avidità aziendale, era dell’informazione, consumismo, mercificazione dell’amore e disperazione esistenziale.

In linea con la sua sensibilità postmoderna, Kostabi si appropria frequentemente di immagini iconiche della storia dell’arte, che ricontestualizza per dare corpo ai suoi temi. Un’espressione di questa modalità è la sua arguta giustapposizione di riferimenti classici con le tecnologie della comunicazione. I manichini senza volto di Kostabi incoraggiano gli spettatori di entrambi i sessi a entrare in empatia con le loro sfide umane. Che siano comiche o cupe, incentrate su personaggi maschili o femminili, le sue dissonanti associazioni tra passato classico e presente futuristico sono sempre inquietanti e stimolanti.

Paul Kostabi (California, 1962) – più celebre oggi come musicista e produttore discografico – è attivo sulla scena artistica newyorkese dagli anni ’80: la sua pittura, gestuale e di forte impatto cromatico, si forma nel clima della street art e dell’Espressionismo astratto, accanto a figure come Keith Haring, Basquiat e Schnabel. La sua pittura è intensa e immediata, dotata di uno straordinario senso del colore e di una potente energia del gesto, che si traduce in segni incisivi e sferzanti. Passa dall’iconismo di ritratti e autoritratti giocosi e grotteschi (talvolta “scomposti” alla maniera picassiana) a figure immaginarie, insieme tenere e minacciose, a composizioni
astratte, realizzate con uno stile istintivo che richiama l’Art Brut di Dubuffet, eppure caratterizzate da un’armonia coloristica e da ritmi segnici che evocano veramente quelli musicali. Tutta l’energia della musica Rock sembra riversarsi in questa pittura primordiale e attualissima, in cui si esprime una sconfinata libertà creativa.

NOTE BIOGRAFICHE

Mark Kostabi nasce in California nel 1960 da immigrati estoni. Studia disegno e pittura alla
California State University. Negli anni 80 si trasferisce a New York, dove diventa un’importante
figura del movimento artistico dell’ East Village. Negli stessi anni usa in maniera provocatoria i
mass media con vari commenti molto critici sul tema dell’arte contemporanea e del suo mercato.
Contemporaneamente la sua fama aumenta e viene richiesto dalle più importanti gallerie di
tutto il mondo in Giappone, Stati Uniti, Australia e Germania.
Negli anni ’90 fonda il “Kostabi World”: un gigantesco studio-factory, che produce circa 1000
quadri all’anno.
Collabora anche con grandi marchi, tra i quali Swatch e il Giro d’Italia. Inoltre ha disegnato
copertine per i Guns ‘N’ Roses (Use Your Illusion), The Ramones (Adios Amigos) e Jimmy
Scott (Holding Back The Years).
In Italia realizza importanti opere pubbliche permanenti, tra cui un murale nel Palazzo dei
Priori ad Arezzo, in Italia, una grande scultura in bronzo nella piazza centrale di San
Benedetto del Tronto, in Italia, e un ritratto in bronzo di Papa Giovanni Paolo Il a Velletri, in
Italia. Oltre a quella per l’arte figurativa, Kostabi ha una forte passione per la musica che condivide
con il fratello Mark: è uno dei membri fondatori della band Youth Gone Mad, White Zombie e
Psychotica; si esibisce con Tony Esposito nel gruppo New Modernism.

Molteplici sono le collaborazioni con riviste e canali televisivi di settore che l’hanno consacrato
come uno degli artisti contemporanei viventi più influenti della nostra epoca.
Paul Kostabi (California, 1962) è un pittore, musicista e produttore discografico statunitense,
fratello di Mark Kostabi. E noto anche per aver ispirato il titolo del celebre dipinto Use Your
Illusion del fratello Mark, diventato poi il titolo dei due iconici album dei Guns N’ Roses. Famoso
musicista, ha fondato i gruppi “White Zombie”, “Youth Gone Mad” e “Psychotica”,
“, ha duettato con i Ramones, ma ha anche dipinto a quattro mani con Dee Dee Ramone, lo
storico bassista del gruppo, oltre che con il fratello Mark Anzi, a 6 mani, perché ha collaborato
anche il fratello Mark.
Inizia giovanissimo a calcare la scena artistica di New York, nei primi anni ’80: la prima mostra
data 1983, ma già nel 1985 espone da Ronald Feldman, all’epoca la più importante galleria di
New York, nel 1991 alla Carnegie Hall, e fino al 2000 in prestigiose gallerie negli USA. Nel
2002 tiene la prima mostra in Europa, e da allora una lunga serie di mostre in tutto al mondo.
Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche di livello assoluto: Guggenheim Museum,
New York, Paterson Museum, New Jersey, Whitney Museum of Art, Museion, Bolzano,
MACRO, Roma, e sono state pubblicate sull”Architectural Digest”.

 

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