Elezioni, tra una settimana sei comuni abruzzesi al voto: solo due con il doppio turno

Sono sei i Comuni abruzzesi, per un totale di circa 50mila elettori, che domenica 25 e lunedì 26 maggio saranno chiamati al voto per rinnovare sindaci e consigli comunali.
Si tratta di un numero più esiguo rispetto al solito perché le amministrazioni che sono state rinnovate nell’autunno 2020 (in piena pandemia) sono state prorogate alla prossima primavera. Votano quindi solamente Comuni il cui mandato è stato interrotto per altri motivi.
Due sono i Comuni superiori ai 15mila abitanti: si tratta di Sulmona (L’Aquila) e Ortona (Chieti). Qui, se nessuno dei candidati dovesse raggiungere il 50% al primo turno è previsto un ballottaggio che si terrà domenica 8 e lunedì 9 giugno.
Gli altri quattro Comuni chiamati alle urne sono Castilenti (Teramo), Bussi sul Tirino (Pescara), Bisegna e Carsoli (L’Aquila). Qui, invece, la legge elettorale prevede che il candidato che prende il maggior numero di voti sarà eletto sindaco indipendentemente dalle percentuali.
Dopo oltre tredici mesi di commissariamento, Ortona, 23.000 abitanti circa, tornerà al voto il 25 e 26 maggio per eleggere sindaco e consiglio comunale.
Affacciata sull’Adriatico, con un porto commerciale molto attivo e un economia che punta anche sul settore vitivinicolo, oltre che sul turismo estivo, la città che ha dato i natali al compositore Francesco Paolo Tosti, sceglierà fra sette candidati a sindaco e 374 aspiranti consiglieri comunali.
In campo c’è il sindaco uscente, Leo Castiglione, sostenuto dalle quattro liste civiche: Il Comune delle idee, Cittadini consapevoli, Energie nuove, Coerenza civica Ortona: la sua amministrazione, eletta del 2022, cadde ad aprile del 2024 in seguito a una crisi che portò alle dimissioni di nove consiglieri dei 16 e al conseguente scioglimento del consiglio comunale con la nomina del commissario straordinario Gianluca Braga. A sfidarlo c’è Cristiana Canosa, che Castiglione è stata la vice: la sostengono quattro liste, ovvero Pari opportunità, Fare per contrade e quartieri, Cristiana Canosa sindaco, Ortona protagonista con Cristiana Canosa Sindaco.
Le forze politiche tradizionali, invece, si presentano divise: Fratelli d’Italia schiera il candidato sindaco Angelo Di Nardo (Fdi), che fu candidato anche nel 2022, sostenuto anche dalle liste di Fratelli d’Italia, Di Nardo Sindaco, Forza giusta per Ortona, Città che amo. Nicola Fratino, che di Ortona è stato sindaco per due volte e anche vice, è sostenuto da cinque liste: Forza Italia Berlusconi Fratino sindaco, Ortona popolare, Noi moderati, Lega Salvini Abruzzo, Alleanza per Ortona.
Il centro sinistra, invece, candida Ilario Cocciola, che nel 2022 perse per pochi voti il ballottaggio con Castiglione: è sostenuto da cinque liste ovvero Partito Democratico, Alleanza Verdi Sinistra, Il faro moderati e riformisti, Centro democratico, Azione Cocciola sindaco. Il Movimento 5 stelle candida Nicola Napolione e il Partito socialista italiano Nicola Primavera.
A Ortona per la campagna elettorale sono già arrivati alcuni dei big nazionali come Antonio Tajani, Giovanni Donzelli, Matteo Renzi, la prossima settimana sarà la volta di Matteo Salvini.
Via all’ultima settimana di campagna elettorale nella città di Sulmona, il capoluogo peligno in provincia dell’Aquila, che conta poco più di 22mila abitanti.
La città di Ovidio e dei confetti, ma anche dell’aglio rosso, negli ultimi 25 anni si è contraddistinta per la sua ingovernabilità.
Solo due consiliature su sei si sono concluse al termine del mandato amministrativo.
L’ultimo commissario straordinario è arrivato lo scorso 30 dicembre dopo la caduta dell’amministrazione di centrosinistra, che era guidata dall’ex sindaco, Gianfranco Di Piero, determinata dalle dimissioni in blocco di nove consiglieri comunali. A portare al termine la consiliatura erano stati Bruno Di Masci, eletto per la prima volta nel 1993 e Annamaria Casini, eletta nel 2016, la cui sindacatura era durata cinque anni e mezzo a causa dell’emergenza Covid.
A contendersi la fascia tricolore, in questa tornata elettorale, sono in quattro. Luca Tirabassi, 54 anni presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati, è sostenuto dai sei liste della coalizione di centrodestra: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Noi Moderati, Sulmona al Centro e Udc. Angelo Figorilli, 68 anni e giornalista Rai in pensione, risponde con cinque liste per la coalizione di centrosinistra: Pd, Movimento Cinque Stelle, Sbic, Sulmona Città Futura e Alleanza Verdi Sulmona. Catia Puglielli, 48 anni, avvocata e presidente del Tribunale per i diritti del Malato, schiera tre liste con il polo civico riformista, nato dall’intesa politica tra l’ex sindaco Bruno Di Masci e il deputato di Azione, Giulio Sottanelli: la Sulmona che Vogliamo, Convenzione Democratica e Puglielli sindaco. Corre da solo Nicola Di Ianni, docente di 49 anni, in campo con la lista Metamorfosi.
Nelle ultime elezioni comunali del 2021, quando l’ex sindaco Gianfranco Di Piero aveva battuto Andrea Gerosolimo, si erano recati alle urne circa 14mila elettori. Per vincere al primo turno il candidato sindaco, se sarà confermata la stessa affluenza, dovrà incassare almeno 7 mila preferenze.
“Il mio sogno è amministrare una città con una mentalità aperta alle proposte, non alla critica sterile. Una città attrattiva per turisti e residenti, capace di invertire il declino demografico e tornare a riempirsi di persone. Una città al centro di una rete integrata con i territori circostanti”, ha detto il candidato del centrodestra Tirabassi. “Immagino una città accogliente, capace di aprirsi al mondo e farsi conoscere come luogo dove trovare persone capaci e disponibili. Una Sulmona moderna, connessa, autonoma e viva”,ribatte il candidato del centrosinistra, Figorilli.
“Il mio sogno è una Sulmona più attenta alle problematiche quotidiane. I cittadini non chiedono miracoli, ma un’amministrazione concreta, efficiente, capace di semplificare le procedure e dare risposte”, interviene la candidata del polo riformista, Catia Puglielli.
“Vogliamo cambiare le regole della città e le vecchie logiche politiche, per dare spazio alla novità che avanza con dei principi che abbiamo dimostrato dall’inizio alla fine, legati ad una questione di etica e di modus operandi”- conclude il candidato di Metamorfosi, Nicola Di Ianni.