Commissioni pari opportunità: tutela degli orfani di femminicidio e avvio del progetto scuole

La “Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità e della parità giuridica e sostanziale tra donne e uomini” (CPO) ha ripreso le attività collegiali ordinarie, dopo la breve pausa estiva.
A L’Aquila, nella sede del Consiglio regionale di Palazzo dell’Emiciclo, la presidente Rosa Pestilli ha riunito i dodici componenti dell’organismo. Come primo punto all’ordine del giorno è stata sancita la collaborazione con l’Osservatorio Regionale per la Legalità. Al tavolo della Cpo, il presidente Francesco Prospero, consigliere regionale, ha garantito il massimo sostegno al progetto “On The Road”, e dato la disponibilità a partecipare all’azione di sensibilizzazione programmata per gli istituti scolastici abruzzesi. Insieme a lui, il consigliere regionale, Luciano D’Amico e la consigliera Marilena Rossi.
La Pestilli, inoltre, ha informato la Commissione della nota inviata dal Ufficio Scolastico Regionale Abruzzo, volta a promuove presso le direzioni scolastiche l’iniziativa, “On The Road – Entra nelle scuole”. Gli incontri, progettati a partire dal libro di Giammarco Menga, “Il delitto di Saman Abbas – Il coraggio di essere libere”, partiranno nel mese di ottobre e coinvolgeranno team multidisciplinari coordinati dai componenti della Commissione. Infine, sono stati ascoltati i responsabili regionali del “Progetto Airone”: una iniziativa sociale vuole restituire agli orfani di femminicidio e di crimini domestici opportunità di vita. La Cpo regionale affiancherà l’associazione nel proporre la nascita di una legge regionale a tutela dei bambini e delle bambine che hanno perso un genitore per crimini legati alla violenza di genere.
Per l’avvio di stagione della Commissione, i componenti hanno condiviso una riflessione: “In una fase politica in cui vediamo un arretramento continuo sui diritti e un’offensiva reazionaria sempre più aggressiva, il lavoro della CPO deve essere una risposta chiara e determinata. Non ci accontentiamo di misure simboliche: servono politiche di lungo respiro, capaci di incidere realmente sulla vita delle persone. Il nostro impegno sarà quello di trasformare le parole in pratiche di giustizia sociale e di uguaglianza. La ripartenza è un’occasione per ribadire che la parità non è un obiettivo secondario o accessorio, ma una questione politica centrale per il futuro della nostra regione”.