Chieti, l’assessore Stella: ‘Mio padre borseggiato allo Scalo’
L’esponente della giunta comunale racconta quanto accaduto al genitore 76enne. «Portafoglio rubato e 600 euro sottratti dalla carta di credito. Tutto in 13 minuti»

Chieti. Tredici minuti. 780 secondi sono stati sufficienti a uno, o molto presumibilmente più borseggiatori, per rubare il portafoglio di un 76enne e sottrargli dalla carta di credito 600 euro. È accaduto a Chieti scalo: la vittima è il papà dell’assessore comunale Fabio Stella. Proprio quest’ultimo, esponente del Movimento 5 Stelle, racconta quanto accaduto al genitore nel pomeriggio di mercoledì scorso. «Mio padre era appena uscito da un supermercato allo Scalo ed è stato avvicinato da un uomo di circa 40 anni che aveva con sé una cartina geografica. Mostrandogliela, gli è stato chiesto se quella città fosse Chieti e da lì, poi, ulteriori domande», dice il rappresentante della giunta teatina. «È ipotizzabile che mentre i due parlavano, una terza persona abbia sfilato il portafoglio dal borsello che mio padre aveva con sé. Lui ha capito quel che era avvenuto poco dopo, mentre si recava in farmacia. Purtroppo, però, era già tardi».
Tutto è successo in tempi strettissimi: «Dalla spesa al supermercato, al momento del borseggio e fino al prelievo effettuato al Postamat di via Pescara alle 17.16, sono trascorsi tredici minuti», evidenzia l’assessore Stella. «Poco dopo, alle 18.15, è stato pagato addirittura il conto con la stessa carta di credito presso un McDonald’s di Montesilvano. Ovviamente abbiamo provveduto a bloccarla il prima possibile, ma era già troppo tardi. Il fatto che sapessero anche il codice Pin fa pensare che mio padre sia stato seguito e spiato mentre eseguiva pagamenti. Va detto che oltre il danno c’è la beffa, perché nel portafoglio aveva con sé anche i documenti e la tessera sanitaria».
Stella ne fa anche un tema politico: «Il governo di centrodestra perde tempo nell’attuare delle norme inutili che non tutelano concretamente la cittadinanza. I territori sono abbandonati a loro stessi. Quanto accaduto a mio padre è solo uno di tante testimonianze di come la sicurezza sia messa a dura prova. Non è colpa delle forze dell’ordine che, anzi, vanno ringraziate per il grande lavoro che svolgono», ci tiene a precisare l’assessore. «Il governo centrale dovrebbe investire per dotare le forze di polizia di ulteriore personale. Altro punto è quello della videosorveglianza: sono un amministratore comunale e so bene quanto i Comuni non abbiano abbastanza risorse per implementare il numero di telecamere. Servono finanziamenti dallo Stato», è il monito dell’assessore Stella, «e le Leggi di Bilancio sono occasioni per aiutare tutti gli enti locali. Servirebbero risorse aggiuntive anche per la polizia municipale, che rappresenta un presidio importante per il territorio e un importante supporto alle Questure e alla Polizia di Stato. Questo governo, invece, che ha fatto della sicurezza la sua bandiera, alla prova dei fatti dopo tre anni non è riuscito a mettere in campo un provvedimento efficace sul tema».



