Il Pescara a Palermo per smettere di pareggiare, Vivarini: “Giocare alla morte su ogni pallone” VIDEO

Pescara in viaggio verso Palermo, dove domani alle 19:30 sarà di scena al Barbera per cercare di interrompere una serie di pareggi che tiene il Delfino senza vittorie da fine settembre.
Vivarini recupera Brosco, Capellini, Dagasso e Squizzato ma si ritrova la squadra reduce da due partite in pochi giorni: “Abbiamo recuperato tutti e abbiamo lavorato sul Palermo”, ha detto alla vigilia, “Sarà una bella partita. Tutti vorrebbero giocarla in quello stadio e con quel pubblico. Ci aspettiamo un Palermo molto intenso, dobbiamo essere bravi a superare certe fasi della gara per fare una bella gara come la abbiamo pensata. Il Palermo non avrà problemi di organico, hanno tanti giocatori di livello alto”.
Il tecnico richiama nuovamente i suoi al massimo impegno: “Non voglio più vedere il secondo tempo contro la Samp ma voglio vedere tantissimo coraggio. E abbiamo le possibilità per fare bene. Tatticamente dobbiamo stare attenti ad un paio di situazioni. Ho fiducia in tutti i miei ragazzi, interpretano la filosofia e lo spirito della nostra curva. Non ci fossilizziamo su chi parte dall’inizio. Contano tanto anche i cambi e sono contento ad esempio di come è entrato Graziani. Con l’Avellino abbiamo tirato 26 volte in porta, ho visto i miei giocatori con il sangue agli occhi”.
E contro i rosanero vuole lo stesso: “Il Palermo ha perso due partite ma hanno una motivazione molto alta. Ho chiesto alla mia squadra di reggere l’urto del primo quarto d’ora. Avranno il dente avvelenato. Dipende comunque da noi. Dobbiamo essere bravi a fare il nostro gioco: se ci riusciamo possiamo metterli in difficoltà negli spazi che potrebbero lasciarci. Voglio vedere una squadra che gioca alla morte su ogni pallone. Poi vediamo alla fine come andrà”.
Del cammino fin qui, Vivarini ammette che “oggi qualche punto ci manca, fino ad ora abbiamo avuto due pecche: il Cesena e il secondo tempo di Genova, ma molto dipendeva dalla nostra convinzione. Ora però ho visto negli dei miei la voglia di andarci a giocare la gare nel migliore dei modi”.
E non guarda al blasone dei siciliani: “Palermo è una squadra come tutte le altre, nel senso che in campo si andrà 11 contro 11”.



