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Pescara

“Spesi 160mila euro inutilmente”: nuovamente occupato il cantiere del Comune di Pescara

Pescara. “Balordi e tossici sono tornati ad occupare il palazzo scavalcando il muro, per cui l’amministrazione ha speso 130mila euro di soldi pubblici per ridimensionare il cantiere iinfinito’ di via Tronto”.

A denunciarlo sono i consiglieri comunali di Pescara, Massimiliano Di Pillo e Domenico Pettinari, che aggiungono: “Prima si sono spesi circa 32 mila euro, poi ancora 132 mila euro per precludere l’accesso ad una struttura con delle recinzioni, che come prevedevamo, non hanno prodotto gli effetti sperati. Avevamo chiesto di mettere una rete all’estremità con filo spinato come nelle caserme militari, non l’hanno voluto fare e così hanno preferito fare una chiusura blanda che oggi è stata nuovamente aperta con varchi d’accesso”.

L’ulteriore denuncia della Lista Pettinari arriva dopo che ieri mattina, come riferiscono i due, “in una commissione, il responsabile del servizio manutenzioni del Comune di Pescara, Giuliante, ex RUP dello stesso cantiere, ha evidenziato le criticità che più volte avevamo sottolineato sia in commissione che in Consiglio Comunale, e cioè che se non si prendono provvedimenti ancora più stringenti nel preservare le stesse palazzine, le problematiche raddoppieranno”.

“Oltre le acque di falda che invadono da oltre 20 anni le fondamenta delle palazzine, quelle stesse acque sono ricettacolo di zanzare e soprattutto incentivano il proliferare di topi, che in Via Tronto insistono in quantità industriale”, insistono Di Pillo e Pettinari, “Siamo ancora lontani da una qualsiasi ripresa o di un nuovo e risolutivo cantiere che possa finalmente completare un’opera, divenuta ormai una delle tante incompiute in città. Urge una rivalutazione completa di quel contesto, dove purtroppo insistono varie criticità che inevitabilmente evidenziano le problematicità che interessano un po’ tutto il quartiere”.

“Oltre una presenza continua e costante delle forze dell’ordine e una disinfestazione e soprattutto derattizzazione a tappeto che possa ridurre la presenza di insetti e roditori, c’è bisogno comunque di ridurre o eliminare almeno l’allargamento che da più di 20 anni occupa i seminterrati, così da eliminare ciò che produce parte del problema attualmente esistente”, concludono.

 

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