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Abruzzo

Scuola di decisioni: parte il corso di alta formazione

Pescara. Il Corso di alta formazione post-laurea ‘Scuola di Decisioni: le decisioni in una società in transizione’, che la Fondazione Palazzo De Sanctis ha promosso a Lettomanoppello in partenariato con la LUMSA, in 9 mesi vuole formare 22 portatori di forza decisionale.

 

Lo faremo consentendo ai corsisti di incontrare l’esperienza di professionisti che operano nel pubblico e nel privato, proponendo laboratori in cui dovranno risolvere questioni e assumere decisioni, al fine di cambiare il paradigma dalla cultura dell’adempimento a quello della decisione. E la modalità di formazione scelta dichiara guerra ai percorsi di selezione del personale della pubblica amministrazione attraverso i quiz a risposta multipla proponendo ai candidati domande investigative sulla profondità del Lago di Leonessa o sulla differenza tra una montagna e un collinone spaccone. Da lunedì la Commissione inizierà il vaglio delle 58 candidature pervenute e il 18 ottobre avremo la prima giornata inaugurale

 

L’avvio del Corso di alta formazione è stato illustrato oggi nel corso di una conferenza stampa alla presenza dell’onorevole Luciano D’Alfonso, promotore e ideatore dell’iniziativa, la professoressa Silvia Elena Di Donato, Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Palazzo De Sanctis; il professor Marcello Salerno, professore associato di Istituzioni di Diritto Pubblico – Università degli Studi A. Moro di Bari. La Scuola di Decisioni opera in onore di Augusto Pierantoni, teatino, nipote del parlamentare di Lettomanoppello Giovanni De Sanctis, che seppe meritare al Centro Studi che presiedeva il Premio Nobel per la Pace 1904.

La professoressa Di Donato ha sottolineato che “la Scuola di decisioni nasce perché oggi c’è la norma, ci sono i contesti, ma occorre la capacità di leggere contesti e bisogna tradurre in decisione generativa ciò che la norma prescrive, decisione generativa di qualità che nasce dalla capacità di interpretare gli accadimenti, di generare prospettiva, visione e soluzione. Dunque nasce una scuola di decisione per cucire insieme la parte teorica e la dimensione pratica e il riscontro del primo bando ci incoraggia: i posti previsti sono 22 con 5 borse di studio, le domande arrivate sono 58, e le persone che hanno chiesto di frequentare il Corso sono variegate, dal pubblico amministratore al giovane laureato, segno che c’è volontà di entrare nel merito dei processi decisionali. La scuola prevede 9 crediti formativi per 180 ore di lezione distribuiti in 9 mesi, da ottobre 2025 a giugno 2026”

 

Il professor Salerno, membro del Comitato scientifico della Scuola, ha ricordato che il “corso intercetta una domanda di competenza che sembrava fosse in attesa di essere soddisfatta. Gli aspetti innovativi del Corso sono quelli di affiancare alla formazione teorica accademica anche le testimonianze dei decisori, persone che si collocano ai massimi vertici delle forze dell’ordine, manager, che hanno individuato le soluzioni più vincenti nel proprio impegno quotidiano. Esperienza che va trasmessa a coloro che si preparano ad assumere decisioni, esperienze che saranno condivise, nei laboratori. Altro aspetto è il focus che si sposta dalle procedure automatizzate, standardizzate, alle strategie, alle competenze necessarie per ponderare obiettivi e interessi, per trasformare le idee in decisioni, quindi si passa dalla cultura dell’adempimento a quella della decisione, con il supporto delle scienze sociali, giuridiche, economiche. Mi auguro che iniziative del genere abbiano valenza per la ricerca in un campo poco indagato, ovvero quello di affrontare in modo scientifico il tema della decisione. Lunedì 6 ottobre inizieranno i colloqui perché ci sarà una selezione per decidere gli ammessi e a chi spettano le 5 borse di studio che andranno a coprire i costi di iscrizione. I colloqui potranno svolgersi in presenza o da remoto per venire incontro alle esigenze dei lavoratori, i criteri di selezione sono 3: la lettera di motivazione, chiesta a ogni candidato, il curriculum, e il colloquio. Le lezioni si svolgeranno nelle giornate del venerdì dalle ore 15 alle ore 18; il sabato dalle ore 9 alle ore 18”

 

L’onorevole D’Alfonso ha ricordato che “Noi dobbiamo facilitare il cambio di paradigma. In Italia e in Europa si studia diritto ed economia, ma non il momento in cui si assume la decisione e va scoccata la freccia al termine della quale si determina la decisione, non si studia la valutazione del momento opportuno, la lettura trasversale dei fatti, che evoca il non trascurare alcun elemento in campo. Coniugheremo e ascolteremo l’esperienza di manager, imprenditori, generali di Corpo d’Armata, magistrati, primari di reparti sanitari difficilissimi, in cui la decisione dev’essere istantanea, l’arbitro di calcio più noto, perché ogni giorno si decide e non tutti possono prendersi 60 giorni di tempo per stilare una sentenza o i 30 giorni del funzionario per le istruttorie della 241. Noi porremo la decisione al centro con il suo carico di protagonismo, cercheremo in insediare la cultura del momento valutativo, utilizzeremo luoghi della memoria e della storia. Faremo esperienza di lancio il 18 ottobre, e sarà una straordinaria esperienza di cantiere. La cultura della decisione demitizza la paura, demitizza la categoria dell’errore, perchè all’errore si può rimediare lo prevede anche il diritto amministrativo, mentre per la paura dell’errore in Italia c’è la cultura difensiva del non faccio nulla, aspetto che il tempo passi e poi vediamo. Nel 2026 ci saranno tante sorprese, il Corso vedrà la presenza di sindaci di capitali europee, verranno, rettori di college di altissimo libello, il Corso sarà una Fonderia della capacità formativa”

 

Per partecipare ai colloqui i 58 candidati riceveranno dei link sulla propria mail pec per collegarsi o per scegliere la modalità in presenza nella sede della Fondazione Officina delle Idee.

 

STRUTTURA DEL CORSO: La struttura del corso riguarda l’Anno Accademico 2025-2026, sarà un corso di formazione da 9 CFU, per 180 ore di lezione, distribuite in 9 mesi, da ottobre 2025 a giugno 2026. Le materie e i temi che verranno affrontati saranno:

· Analisi delle politiche pubbliche, 15 ore, 1 CFU

· Politica Economica, 15 ore, 1 CFU

· Etica e filosofia, 15 ore, 1 CFU

· Le scelte sulle norme e sui piani: le decisioni a cascata e quelle per deroga, 15 ore, 1 CFU

· Le decisioni dell’emergenza, 15 ore, 1 CFU

· Le codecisioni e le decisioni partecipate, 15 ore, 1 CFU

· Le decisioni negoziate e quelle multilivello, 15 ore, 1 CFU

· Le decisioni supportate dall’intelligenza artificiale e il nudging, 15 ore, 1 CFU

· Le decisioni evidence based e il ruolo degli esperti, 15 ore, 1 CFU

LABORATORI:

· Laboratorio di decisione sulla attribuzione di un incarico, 9 ore

· Laboratorio di decisione su un progetto di sviluppo e coesione di una area interna, 9 ore

· Laboratorio di decisioni sul futuro: nuove tecnologie, prodotti e materiali, 9 ore

· Laboratorio di decisioni e problemi etici, 9 ore

· Laboratorio di decisioni sulla sostenibilità ambientale, 9 ore

Project work finale

 

 

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