
Alba Adriatica. Finita l’estate ed esauriti gli effetti (e divieti) dell’ordinanza balneare, possono riprendere i lavori di messa in sicurezza del litorale.
Il piano di difesa della costa, pensato e finanziato dalla Regione Abruzzo, che prima dell’estate ha consentito di collocare le prime sette scogliere sul litorale nord di Alba Adriatica (con effetti evidenti), riprende per andare ad esaurire il primo lotto dell’opera. E poi dare avvio, da subito al secondo lotto che nel corso dei prossimi mesi consentirà di proteggere tutto il litorale, fino alla foce del Salinello.
E la ripresa dei lavori, prevista per la prima decade di ottobre è oramai dietro l’angolo e ci sono tutta una serie di attività propedeutiche ne sono la conferma.
Nel porticciolo di Martinsicuro è già iniziata l’attività di stoccaggio dei massi che serviranno per completare il primo lotto della maxi-opera. E di queste ore, inoltre, c’è l’ordinanza del tenente di vascello Valeria Di Mattia, comandante della capitaneria di porto di Giulianova, che autorizza le attività in mare sulla scorta delle richieste avanzate dalle due ditte deputate agli interventi: la Inmare che deve completare il primo lotto e la De Cesaris che effettuerà il resto delle barriere frangiflutti. E l’ordinanza disciplina i due tipi di opere che interesseranno il periodo compreso tra ottobre 2025 e fino al 31 maggio del 2026.
In primo luogo l’attività del pontone che dovrà ultimare le sette scogliere presenti ad Alba Adriatica e realizzarne altre 7 a Villa Rosa sud. E poi l’arrivo della chiatta dove saranno collocati i massi in arrivo dalla Croazia per effettuare i successivi interventi.
Nelle prossime settimane, forse prima della metà di ottobre, i lavori dovrebbero riprendere.