
Giulianova. Un gesto silenzioso e toccante al tempo stesso. Stamane alcuni passanti hanno notato una croce in ferro, alta circa un metro, collocata a Giulianova dove lo scorso 9 gennaio fu trovato il corpo senza vita di Fabiana Piccioni.
Un simbolo semplice ma potente, accompagnato da una dedica personale, ha trasformato quel luogo, in via Cavoni, he evoca tragedia in uno spazio di memoria e raccoglimento. Un’iniziativa anonima, ma che testimonia un legame profondo e il desiderio di tenere vivo il ricordo di Fabiana, rimasta nel cuore di chi l’ha conosciuta e amata.
Nel frattempo, sul piano giudiziario l’inchiesta sulla morte della 46enne registra un’importante evoluzione. Il Ris dei Carabinieri ha rinvenuto tracce biologiche della vittima nel vano posteriore del furgone appartenente all’artigiano albanese attualmente indagato per spaccio, soppressione di cadavere e morte come conseguenza di altro reato.
Un elemento che potrebbe rappresentare un nuovo tassello nell’indagine, contribuendo a fare chiarezza su una vicenda che ha profondamente la cittadina.