
Pescara. Sono dieci le osservazioni del Comune di Pescara all’aggiornamento del Piano stralcio difesa alluvioni (Psda) delle aree di pericolo idraulico relative al fiume Aterno-Pescara.
L’aggiornamento è stato proposto dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale con decreto pubblicato il 9 luglio scorso ma, come era stato già annunciato nelle scorse settimane anche nel corso di un incontro a Roma, il Comune critica le modalità seguite perché è mancata la concertazione, e chiede di rivedere una serie di punti.
E’ tutto indicato nelle osservazioni che oggi la Giunta, presieduta dal sindaco Carlo Masci, ha approvato, come annunciano il primo cittadino e il consigliere delegato all’Urbanistica Marcello Antonelli. Sarà il Settore Ambiente e Territorio ad inviare all’Autorità di bacino le osservazioni, nelle prossime ore, con la documentazione tecnica in possesso del Comune anche relativa agli studi già effettuati in passato.
“E’ prioritaria la salvaguarda delle vite umane”, dicono Masci e Antonelli, “non è questo che viene messo in discussione, ma il nostro intento è di tutelare una serie di interventi per non determinare l’impoverimento del territorio e della comunità pescarese”.
Come prima cosa viene manifestato all’Autorità un totale dissenso rispetto alla procedura seguita e si chiede l’avvio immediato di un tavolo di concertazione con il Comune, sospendendo immediatamente l’efficacia dell’aggiornamento.
Con le osservazioni, poi, si chiede di tenere conto, tra l’altro, della avvenuta realizzazione delle vasche di laminazione nei comuni di Rosciano, Cepagatti, Manoppello e Chieti e del redigendo Piano di Gestione del sistema vasche, la cui consegna è prevista per fine anno. Viene inoltre proposta la rivisitazione della simulazione idraulica tenendo conto dei dati reali ufficiali e disponibili, relativi a quanto accaduto nell’ultimo periodo storico.
Per quanto riguarda i procedimenti urbanistici da avviare o in itinere (piani attuativi e comparti), che comporterebbero un’importante riqualificazione di porzioni del territorio in degrado, viene chiesta la possibilità di non bloccarli previa valutazione positiva dell’Autorità di Bacino. Un’altra osservazione è finalizzata a far valutare positivamente e sollecitamente gli interventi ricadenti nelle aree in salvaguardia di nuova perimetrazione o con incremento della classe di pericolosità rispetto al vigente PSDA.
Tra gli interventi oggetto di osservazione ci sono l’eco-piazzola – o piazzola ecologica – di supporto alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani da realizzare, a servizio del “Porta a Porta”, nell’area di parcheggio di via Bologna: in quest’area il livello di pericolosità idraulica salirebbe, in base alle nuove previsioni, per cui si chiede la possibilità di subordinare l’intervento al parere dell’Autorità. Anche la riqualificazione e l’adeguamento del campo di calcio Adriano Flacco è oggetto di una osservazione, con la richiesta di ripristinare la perimetrazione del previgente PSDA, perché con la proposta di aggiornamento l’intervento sarebbe a rischio e potrebbe perdersi il finanziamento statale. Per evitare di veder sfumare progetti già finanziati viene chiesto, con un’altra osservazione, di prevedere una norma transitoria che escluda dall’applicazione delle norme di salvaguardia tutti i progetti di opera pubblica approvati entro la data del 9 luglio 2025. Un’altra osservazione riguarda l’area “Ex Cofa” (per la quale è in itinere il progetto EASSITECH “Ecosistema dell’Adriatico per la sostenibilità, salute, clima e l’innovazione tecnologica”) e l’area ex Fea (per la quale è in itinere il progetto pubblico di riqualificazione a cura della Regione Abruzzo), per le quali si chiede di ripristinare la precedente classificazione di pericolosità idraulica come da PSDA previgente.
Per quanto riguarda, infine, il progetto del Parco Centrale, nella parte in cui si prevede la realizzazione del parcheggio interrato e di una infrastruttura dedicata alla mobilità (lotto 2), con l’ultima osservazione si chiede in primis di ripristinare la precedente classificazione di rischio e pericolo idraulico nullo o, in alternativa, di poter prevedere/progettare opere adeguate alla mitigazione/eliminazione della pericolosità idraulica “moderata” prevista nell’aggiornamento, tali da rendere compatibile l’intervento di riqualificazione dell’area centrale con le previsioni dell’aggiornamento stesso.