
Giulianova. Lo si dice sempre, “occorre che la politica torni nelle piazze”. Troppo spesso, però, si tratta solo di buoni propositi, buoni per la retorica della propaganda.
Beh, noi ci stiamo provando davvero, nonostante il caldo e le piacevoli distrazioni che, fortunatamente, la stagione estiva offre. E lo stiamo facendo perché, ne siamo convinti, non esiste politica senza pólis (comunità cittadina).
A tal proposito, nelle ultime due assemblee pubbliche, tenutesi rispettivamente a Colleranesco e a Villa Pozzoni, sono emersi — dall’interlocuzione con i residenti — numerosi spunti di riflessione, ma anche specifiche richieste e proposte. In particolar modo, rispetto al tema della mobilità.
Eccettuando l’istituzione, all’interno del quartiere di Villa Pozzoni, della zona 30, restano ancora inevase — ci dicono alcuni cittadini — le varie richieste fatte pervenire all’amministrazione comunale. Solo per citarne alcune: il rispetto della “promessa”, da parte del sindaco di Giulianova, di una pista ciclabile che unisca le due frazioni al lungomare, promessa elettorale fatta nel 2019 e rinnovata nella tornata elettorale del 2024; messa in sicurezza delle fermate dei bus, con la riattivazione, a proposito di trasporto pubblico locale, di corse che giungano sino al Centro storico; creazione di marciapiedi e attraversamenti pedonali lungo la statale 80; revisione dei sensi unici e posizionamento di dossi sulle strade interne.
Da evidenziare, relativamente a quest’ultima richiesta, le forti preoccupazioni rappresentate dalla viabilità interna in via dei Pozzoni, nell’omonimo quartiere: il doppio senso di marcia di un’arteria decisamente stretta e a ridosso delle abitazioni genera numerosi disagi e timori, tenendo conto del fatto che, negli ultimi anni, con la costruzione del nuovo complesso residenziale, il traffico ha registrato un significativo aumento.
La viabilità, certamente, risulta essere argomento nevralgico per i residenti delle due aree. Tuttavia, non è di secondaria importanza la necessità, espressa in numerose occasioni, di centri sociali e culturali (nel vero senso della parola) che favoriscano l’aggregazione. Risulta, altresì, essenziale una maggiore attenzione al decoro urbano e alla cura del verde.
Noi, dal canto nostro, continueremo a promuovere la politica dell’ascolto, ponendo un riflettore sulle reali problematiche della città, (quartiere per quartiere, zona per zona), nonché un megafono che amplifichi la voce dei cittadini. A questi ultimi, pertanto, diciamo: fate sentire la vostra voce. Libertà e partecipazione!