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Teramo

Bartali, novant’anni dopo: emozioni e memoria tra sport e storia ad Aprati

Crognaleto. Una giornata intrisa di memoria, sport e valori autentici quella vissuta ad Aprati di Crognaleto sabato mattina, dove il CSI Teramo e Turisport Italia hanno promosso l’evento commemorativo “Sulle orme di Bartali”, a 90 anni esatti dalla prima storica vittoria al Giro d’Italia del grande Gino Bartali.

 

Un’occasione speciale per onorare non solo il campione, ma anche l’uomo che durante la Seconda Guerra Mondiale, in sella alla sua bicicletta, contribuì a salvare centinaia di vite.
Il cuore dell’iniziativa è stato l’incontro con Gioia Bartali, nipote del leggendario ciclista, che ha regalato ai presenti un intenso viaggio nel tempo, ricordando l’eredità morale e sportiva del nonno. Dopo una calorosa accoglienza presso la sede comunale di Crognaleto da parte del sindaco Orlando Persia, la manifestazione si è spostata ad Aprati, dove di fronte al pannello commemorativo del Giro d’Italia del 1935 – installato proprio lo scorso anno – si è tenuto un toccante momento di raccoglimento. Il Primo Cittadino ha così espresso il suo entusiasmo in merito all’iniziativa realizzata: “Gradita visita ad Aprati di Crognaleto di Gioia Bartali, che ci ha raccontato la figura di un grandissimo dello sport italiano, il nonno Gino Bartali. È stato un appassionante viaggio nel tempo”.

Il racconto più emozionante è arrivato nella sala del Bar Il Camoscio, luogo simbolo di un episodio che intreccia storia, sport e umanità. A narrare i fatti è stata Anna D’Egidio, storica titolare del bar, ricordando con voce commossa quando Bartali, nel 1970, tornò lì per cercare la donna che il 24 maggio 1935 gli porse un ramaiolo d’acqua durante una tappa del Giro. La donna, sua suocera, era già scomparsa, ma il campione volle comunque lasciare un segno tangibile di gratitudine, regalando alla famiglia una sua fotografia autografata che ancora oggi campeggia con orgoglio tra le pareti del locale.
A dare apertura all’incontro è stato l’avvocato Luigi Guerrieri, appassionato di storia dello sport, che ha letto alcuni passaggi della cronaca del Corriere della Sera del 25 maggio 1935, riportando i presenti alle atmosfere eroiche di quel giorno.

Presenti i promotori dell’iniziativa Angelo De Marcellis, direttore dell’Ufficio Sport della Diocesi di Teramo-Atri e responsabile di Turisport Italia, e Vincenzo Montani, presidente del CSI Teramo. Presenti inoltre Michele Arcaini, consigliere delegato allo sport del Comune di Crognaleto, e Andrea Falcioni, presidente della Polisportiva Gagliarda e grande conoscitore della figura di Bartali.
Nel suo intervento conclusivo, De Marcellis ha lanciato la proposta di intitolare una strada nel Comune di Teramo a Gino Bartali, affinché il suo esempio resti inciso non solo nella memoria ma anche nel tessuto urbano e culturale del territorio.
L’evento ha dimostrato come la memoria sportiva possa diventare strumento di educazione e riflessione, specialmente per le giovani generazioni, invitando la comunità a riscoprire quei valori di coraggio, umiltà e solidarietà che Gino Bartali ha saputo incarnare nella vita tanto quanto in sella alla sua bici.

 

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