
Teramo. La Conferenza Provinciale per l’Ambiente di Teramo ha inviato una nota urgente al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, On. Gilberto Pichetto Fratin, per denunciare le gravi conseguenze dei tagli ai fondi regionali destinati alla tutela delle 25 riserve naturali d’Abruzzo.
La riduzione delle risorse compromette la gestione ordinaria delle aree protette, rallenta i progetti di educazione e accoglienza e mette a rischio la manutenzione, la fruibilità e, in alcuni casi, la stessa sopravvivenza di presìdi fondamentali per la biodiversità e lo sviluppo sostenibile del territorio. La Conferenza torna in particolare sul caso della Riserva Naturale del Borsacchio, diventata simbolo delle criticità nella gestione delle aree protette. Con l’articolo 25 della L.R. 4/2024, la sua perimetrazione è stata quasi del tutto cancellata, riducendo drasticamente la superficie tutelata. “Nel marzo 2024, in occasione della visita a Teramo del Ministro Pichetto Fratin, io e Marco Borgatti, presidente delle Guide del Borsacchio, abbiamo consegnato nelle mani del Ministro una lettera formale per chiedere l’abrogazione dell’articolo 25.
In quella stessa occasione, il presidente Marco Marsilio promise la sospensione degli effetti della norma, definendo ‘provvisoria’ la nuova perimetrazione e assicurando l’imminente presentazione di una riformulazione in Consiglio regionale. Ad oggi quell’impegno è rimasto disatteso e la Riserva resta priva di strumenti di pianificazione, regolamentazione e fondi. Solo grazie al lavoro volontario delle Guide del Borsacchio l’area conserva ancora un presidio attivo, con attività educative e vigilanza civica. Ma il volontariato non può e non deve sostituire le responsabilità istituzionali. Ora servono atti concreti”, dichiara Luciana Del Grande, Presidente della Conferenza. La Conferenza chiede con urgenza:
Abrogazione definitiva dell’art. 25 della L.R. 4/2024;
Ripristino completo della perimetrazione originaria della Riserva del Borsacchio;
Approvazione immediata del Piano di Assetto Naturalistico (PAN);
Rifinanziamento stabile e programmato del sistema delle aree protette abruzzesi.
Le riserve naturali sono infrastrutture ecologiche essenziali per affrontare i cambiamenti climatici, proteggere la biodiversità e garantire i servizi ecosistemici. Il caso della Riserva del Borsacchio non riguarda solo la memoria del paesaggio, ma il futuro sostenibile della costa e delle colline abruzzesi. La Riserva del Borsacchio oggi è l’unico lembo di naturalità rimasto sulla costa teramana e rappresenta un unicum regionale: un territorio che racchiude in continuità ambientale il mare, il delicato ecosistema dunale e retrodunale e il paesaggio collinare agricolo. Non è solo una rarità ecologica e paesaggistica da preservare, ma una risorsa strategica per il futuro, da tutelare con coraggio, visione e responsabilità istituzionale.