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Teramo

“Scuola inaccessibile a Casoli”: l’opposizione attacca e il Sindaco Ferretti replica

Il presidente dell’Associazione Carrozzine Determinate, Claudio Ferrante, ha denunciato la storia di Manuel, un ragazzo di 13 anni con tetraparesi spastica che deve cominciare il secondo anno delle scuole medie all’istituto comprensivo di Atri nella succursale a Casoli, e che, per entrare a scuola, deve essere preso in braccio dai genitori a causa delle barriere architettoniche.

 

Il gruppo di minoranza in consiglio comunale Prospettiva Atri ha giudicato la vicenda “gravissima ed inaccettabile”.

E ancora: “Il primo cittadino si limita a comunicare attraverso la stampa che i lavori non possono essere eseguiti durante il normale svolgimento delle lezioni scolastiche, fornendo una soluzione impraticabile a dimostrazione della sua totale abulia. Di quale anno scolastico parla il Sindaco? Il prossimo 11 settembre la scuola riprenderà le regolari lezioni e non è stato fatto assolutamente nulla. Accorciare la rampa fuori legge che supera nettamente la pendenza imposta dal decreto ministeriale 236/89, significa aumentarne la pendenza e, di, conseguenza, il rischio che il piccolo Manuel possa cadere. Non è quella la soluzione che può essere adottata per abbattere le barriere architettoniche. Il sindaco avrebbe dovuto ascoltare le soluzioni proposte dall’associazione Carrozzine Determinate un servoscala con accorgimento in cemento davanti ai gradini, oppure una piattaforma elevatrice. Per tutte le motivazioni sopra espresse, come gruppo di prospettiva Atri, chiediamo di convocare con urgenza un tavolo tecnico – politico alla presenza dei genitori, dell’associazione “carrozzine determinate”, dei tecnici comunali, dell’assessore al ramo e consiglieri di opposizione oltre ai componenti della commissione pari opportunità per ascoltare le soluzioni proposte e renderle immediatamente esecutive prima dell’inizio dell’anno scolastico”.

LA REPLICA DEL SINDACO FERRETTI

“Appare paradossale che proprio il gruppo di minoranza ‘Prospettiva Atri’ sollevi la questione della rampa non a norma nella scuola di Casoli di Atri, quando la nostra città si è sempre distinta per attenzione e sensibilità sul tema dell’inclusione. Mi rammarica leggere articoli che danno l’immagine di Atri come città incivile: non è così, e la storia amministrativa lo dimostra. Basti ricordare che, nelle precedenti amministrazioni, nell’unico anno in cui Maurizio Di Quirico fu assessore al sociale, venne realizzata un’opera pubblica per la realizzazione di rampe sui marciapiedi a favore delle persone con disabilità.

Ancora più paradossale è che, per quasi due mandati, assessore al ramo è stato colui che oggi Prospettiva Atri ha candidato a sindaco e che durante il suo incarico non è intervenuto su quella stessa rampa, che esiste sin dalla costruzione dell’edificio, ben 9 anni di disinteresse su questa problematica e ora polemizza.

Voglio ribadire che sono a completa disposizione sia dell’associazione Carrozzine Determinate che dei genitori del bambino per affrontare questa problematica, che ora ho preso in carico direttamente con la massima cura.

L’Ufficio Lavori Pubblici, informato dallo scorso anno scolastico, ha già predisposto una soluzione: i rilievi e le quantificazioni sono stati effettuati e l’intervento è stato programmato, con l’obiettivo di concludere i lavori prima dell’inizio del nuovo anno scolastico”.

“Va sottolineato – aggiunge il primo cittadino – che l’edificio scolastico era esistente e si trova su una strada in pendenza e che le soluzioni possibili erano diverse, quattro o cinque, e dunque è stato necessario del tempo per vagliarle.

Quella individuata dall’Ufficio tecnico, dopo attente valutazioni, è risultata la migliore non per un capriccio, ma per motivazioni oggettive: garantirà accessibilità al bambino senza creare intralci o rischi per la collettività. La proposta avanzata dall’associazione, ossia l’installazione di un servoscala o di una piattaforma elevatrice, non sarebbe infatti funzionale perché andrebbe a occupare la carreggiata, limitandone lo spazio e provocando possibili pericoli. La soluzione individuata è quindi pensata per coniugare inclusione, sicurezza e fruibilità generale. La polemica spiace ancora di più perché grazie anche e soprattutto per l’impegno dell’amministrazione comunale nel corso di questa estate sono state risolte altre problematiche relative agli accessi nei luoghi pubblici per persone con disabilità come è giusto che sia. Il nostro impegno è chiaro: risolvere in via definitiva questa situazione e garantire che il diritto all’accesso e alla piena inclusione sia concretamente tutelato”.

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