Sant’Omero, posto di polizia: “prima si dovrebbe pensare a rinforzare la polizia locale”
Presa di posizione del sindacato Csa Ral dopo la proposta avanzata dal sindaco Luzii

Sant’Omero. Si ad ogni azione per il miglioramento della sicurezza, ma non bisogna dimenticarsi che da 12 anni il comando della polizia locale di Sant’Omero è composta da una sola unità (il comandante) e per giunta anche disarmata dal sindaco in carica”.
Non è certo tenera la presa di posizione del Csa Ral, coordinamento provinciale di Teramo, il sindacato maggiormente rappresentativo della polizia locale, di fronte alla proposta avanzata dal sindaco di Sant’Omero, Andrea Luzii, di collocare un posto di polizia fisso nella casa cantoniera sulla Statale 259.
“L’istituzione di un presidio di Polizia di Stato in un’area a “basso tasso di criminalità”, così come riferito dal Questore di Teramo, non sembra essere una priorità”, si legge in una nota, “soprattutto alla luce della situazione in cui versa la polizia locale del Comune di Sant’Omero. Difatti è doveroso evidenziare che da ben 12 anni il suo organico sia composto da una sola unità, peraltro disarmata ad opera dallo stesso Sindaco oggi in carica.
Piuttosto che proporre iniziative che coinvolgono le forze di Polizia dello stato, con tutte le perplessità realizzative già sollevate dal Questore, il Sindaco avrebbe potuto rivolgere la sua attenzione alla sicurezza dei luoghi amministrati e al decoro urbano, oltre che al miglioramento delle condizioni di viabilità e urbanistica, aspetti di stretta e reale competenza della Polizia Locale.
Inoltre, l’appello del Sindaco ai comuni della Val Vibrata potrebbe essere teso alla stipula di convenzioni per i servizi di Polizia Locale, così come auspicato dalle norme vigenti per gli enti con organici di esigue dimensioni.
Per quanto attiene ai servizi di Polizia Stradale richiamati dal Sindaco (rilievo sinistri, viabilità, accertamento violazioni), è doveroso ricordare che nei tavoli tecnici dove egli siede, è stato già determinato di riversare tali incombenze in via pressoché esclusiva alle Polizie Locali, senza che però si sia provveduto ad incrementarne personale, mezzi, dotazioni e formazione.
In tema di sicurezza urbana integrata e di percezione della legalità, così come emerge nei patti sottoscritti, la polizia di prossimità riveste un ruolo fondamentale per visibilità e presenza nelle aree urbane, oltre che un riferimento per la cittadinanza.
Il CSA auspica che parte del cospicuo avanzo di bilancio, riferito “milionario” dal primo cittadino, possa essere impiegata nel doveroso incremento del personale della Polizia Locale, così come fissato dalla normativa regionale in un minimo di 7 operatori, nonché all’approvvigionamento di mezzi e dotazioni per l’esercizio delle funzioni di polizia amministrativa locale, attesa la precarietà, insufficienza e inadeguatezza di quelli attualmente in dotazione. Basti pensare che l’attuale sede risulta inaccessibile ad utenti deboli quali disabili ed anziani, i quali si trovano costretti a percorre una ripida scalinata di 23 gradini senza alcun supporto (montascale o ascensore). Pensare di investire sull’adeguamento dei locali sede della Polizia Locale ovvero nel reperimento di una nuova location potrebbe rendere il servizio pienamente fruibile a tutta la cittadinanza.
Il CSA sarà sempre dalla parte dei cittadini e dei lavoratori per il bene delle comunità, nella convinzione che gli obiettivi di sicurezza urbana si raggiungano con percorsi programmatici che prevedano l’impiego sinergico delle Forze di Polizia ad Ordinamento Locale e dello Stato, e che ogni Sindaco con la sua Giunta abbia l’obbligo di garantire alla cittadinanza un servizio di Polizia Locale quantitativamente e qualitativamente adeguato.