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Teramo

Roseto, il gasdotto “taglia” un antico acquedotto romano

Roseto. Un importante tratto di un acquedotto romano, presente all’interno della Riserva Naturale Borsacchio , è stato tagliato per far passare un gasdotto, senza alcun preavviso né confronto con le associazioni locali e le istituzioni comunali. A denunciare l’accaduto sono le Guide della Riserva Borsacchio, che da anni si occupano della valorizzazione del patrimonio storico e ambientale dell’area.

L’antico manufatto, databile al periodo tardo-romano, sorgeva in una zona ricca di testimonianze archeologiche e potrebbe rappresentare un elemento chiave per comprendere meglio l’organizzazione territoriale dell’epoca.
“L’acquedotto romano è stato sezionato per permettere il passaggio di un gasdotto. Non ci risulta siano stati effettuati interventi di salvataggio o campagne di scavo preliminari”, spiegano le Guide.

Secondo quanto riferito dalle stesse guide, non solo non sarebbero stati resi noti studi né documentazione archeologica, ma nemmeno il Comune di Roseto degli Abruzzi sembra essere stato informato dell’intervento.
“Abbiamo scritto, sollecitato, chiesto chiarimenti – raccontano – abbiamo richiesto ricostruzioni grafiche, documenti, pareri tecnici. Nulla. Nemmeno il Comune di Roseto sembra essere stato coinvolto.”

La struttura non sorge in un’area isolata: intorno sono presenti altri elementi archeologici – resti di strade, cocci di anfore, muri a secco – che fanno pensare a un insediamento organizzato e articolato.
“Quell’acquedotto non era nel nulla. Intorno ci sono altri indizi di un passato importante. Che intenzioni ci sono per quell’area? Che destino attende il patrimonio storico nel sottosuolo della Riserva?”

Le Guide insistono sul valore pubblico del patrimonio archeologico:
“Ricostruire, studiare e tutelare i reperti non è un vezzo. È un dovere. Quel che si trova nel sottosuolo, che parla della nostra storia, è patrimonio dello Stato. E quindi è un bene comune.”
Al momento nessuna dichiarazione ufficiale è arrivata né dall’ente Parco né dalle autorità competenti. Le Guide della Riserva hanno annunciato che continueranno a chiedere trasparenza e aggiornamenti, promettendo di tenere alta l’attenzione sulla vicenda.
Sarà interessante capire, nei prossimi giorni, se vi saranno interventi da parte degli enti coinvolti o se partiranno eventuali segnalazioni verso la Sovrintendenza competente.
Restiamo in attesa di un confronto aperto e di risposte concrete.

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