
Giulianova. Azzurro Donna di Teramo, il movimento femminile di Forza Italia, di cui è coordinatrice provinciale l’avvocato Emilia M. Valentini ha organizzato per mercoledì 10 settembre, alle ore 17, al Kursaal di Giulianova un qualificato convegno sul tema “Morire d’amore. I segnali ignorati”, una preziosa occasione di confronto sul tema della violenza nelle relazioni affettive, rimarcare la centralità della famiglia come luogo dell’educazione alla non violenza, ribadire che la famiglia è il nucleo fondante dell’educazione alla non-violenza, fin dal linguaggio e dai comportamenti che si tengono.
Un convegno importante perché esistono diverse forme di violenza nelle relazioni affettive, alcune sono più facilmente riconoscibili, altre meno identificabili. Non solo la violenza fisica e sessuale ma anche quella emotiva, quella psicologica, quella economica.
Tra le relatrici Catia Polidori responsabile nazionale di “Azzurro Donna”, Valeria Toppetti responsabile regionale di Azzurro Donna, Emilia M. Valentini responsabile provinciale di Azzurro Donna, Maristella Urbini vice segretaria provinciale di Azzurro Donna, ma anche l’on Nazario Pagano segretario regionale di Forza Italia, Rita Ettorre segretaria Provinciale Di Forza Italia con il consigliere regionale Emiliano Di Matteo e numerosi esperti del settore.
Una iniziativa importante perché in questo momento storico assai delicato, nonostante tutti quanti siamo disposti a riconoscere come nelle relazioni i conflitti siano una condizione estremamente diffusa i dati ci dicono che siano assai più comuni di quanto di solito si tenda a pensare, perciò diventa necessario distinguere quanto chiamiamo “conflitto naturale” – con segnali troppo spesso ignorati – da ciò che definiamo “atto violento”.
Una iniziativa importante anche perché la percezione della violenza, della discriminazione di genere e dello stalking nelle relazioni è ancora intrisa di pregiudizi e fraintendimenti. Di fondamentale importanza è la comprensione e l’analisi approfondita di questi comportamenti problematici che vengono spesso normalizzati, il che mette in luce un fenomeno che ha un peso culturale e sociale grandemente sottostimato, richiedendo interventi urgenti e mirati.